Una passeggiata nelle zone verdi da “tutto esaurito”

Una passeggiata nelle zone verdi da “tutto esaurito”

Ha riscosso di nuovo grande interesse la camminata nelle zone verdi ai margini della città in occasione della “Giornata Mondiale delle Zone Umide” guidata da ben 12 associazioni e realtà del territorio trevigiano.

Legambiente Treviso, GRA – Grande Raccordo Ambientale, Vivere il Botteniga, Stradafacendo, LIPU Treviso, Italia Nostra Treviso, Fiab Treviso, Anpi Treviso, Natsper, Fridays For Future Treviso, WWF Terre del Piave e i giovani di Croce Rossa Italiana di Treviso hanno accompagnato 150 cittadini e cittadine nell’esplorazione delle zone umide tra fiume Botteniga e Piavesella per scoprirne il valore minacciato da continui progetti di lottizzazione. Contestualmente è stata presentata una lettera ai sindaci di Treviso e della “Grande Treviso” con le proposte di tutela delle zone umide, delle risorgive e dei fiumi dell’area periurbana trevigiana.

Erano presenti in 150 alla passeggiata di sabato scorso 17 febbraio, guidata da alcuni rappresentanti delle associazioni organizzanti. Un percorso ad anello di 4 chilometri affrontato da giovani e meno giovani, famiglie con bambini e amici a quattro zampe toccando alcune delle lottizzazioni previste lungo Strada Ovest – San Bartolomeo 1 e 5, Repubblica 1 e 2, Kolbe e Corti – con l’accompagnamento prezioso dei “guardiani” del territorio e delle sue comunità – le associazioni – che hanno raccontato al pubblico l’importanza della tutela delle aree verdi residue, abituando lo sguardo a riconoscere elementi naturali e sociali di pregio anche nelle aree ormai residuali e marginali, per una scoperta quotidiana delle infinite risorse presenti attorno a noi, per consapevolizzare sul perché è fondamentale preservarle.

In particolare le zone umide, territori di estrema importanza in quanto attenuano e regolano le piene dei fiumi, agiscono come spugne rallentando il deflusso dell’acqua e riducendo il rischio di alluvioni; trattengono nutrienti (come fosforo, potassio e azoto) e altre sostanze chimiche, contribuendo a depurare naturalmente le acque e a mantenerle salubri; sono inoltre importantissimi serbatoi d’acqua per le falde acquifere e regolatrici del clima in quanto assorbono carbonio atmosferico. In una città con un’aria sempre più inquinata, inoltre, le zone umide risultano essere degli importantissimi pozzi di CO2 e hanno una straordinaria capacità di sequestrare carbonio e immagazzinarlo per tempi molto lunghi.

La loro importanza viene citata anche nella lettera indirizzata ai sindaci e alle sindache di Treviso e dei Comuni della cosiddetta “Grande Treviso”, firmata dalle 12 associazioni organizzatrici della passeggiata: Legambiente Treviso, GRA – Grande Raccordo Ambientale, Vivere il Botteniga, Stradafacendo, LIPU Treviso, Italia Nostra Treviso, Fiab Treviso, Anpi Treviso, Natsper, Fridays For Future Treviso, WWF Terre del Piave e i giovani di Croce Rossa Italiana di Treviso. Il documento avanza alcune proposte molto precise nell’ottica di tutela delle zone umide esistenti e di cui recentemente anche l’Amministrazione comunale di Treviso ha riconosciuto l’importanza approvando in Consiglio comunale la mozione M6 per la tutela dell’area del Parco dello Storga, lo scorso 15 febbraio. Attraverso la lettera, divulgata in questi giorni a tutta la cittadinanza e inviata via mail ai Comuni interessati, le associazioni spronano le amministrazioni ad allargare tale volontà di tutela a tutti gli ambiti fluviali cittadini attraverso – tra le altre cose – la limitazione delle nuove lottizzazioni e il contenimento di quelle già approvate, i processi non solo di protezione ma anche di rinaturalizzazione delle aree verdi esistenti – zone umide, siepi, corridoi ecologici, corsi d’acqua, boschi, prati… –, infine con l’istituzione di un Parco delle Risorgive, con specifiche tutele ambientali.

“L’entusiasta partecipazione registrata quest’anno, esattamente come l’anno scorso, ci dimostra che c’è interesse da parte dei cittadini a conoscere il territorio e le possibilità di tutelarlo – spiegano Legambiente Treviso e gli altri organizzatori dell’iniziativa -. Esplorare questi prati, boschi, corsi d’acqua, risorgive lungo una delle arterie stradali più trafficate e cementificate della città ci aiuta a comprendere quanto questi siano davvero in grado di fare la differenza in un contesto già fortemente pressato dall’intervento antropico, com’è il nostro. Come associazioni cerchiamo sempre di fare il possibile affinché la nostra comunità sia consapevole di quello che sta accadendo, delle trasformazioni in corso: è il primo, importante passo per il cambiamento verso una città che possa essere davvero (e letteralmente) più green”.

(Foto: Legambiente Treviso).
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