Oltre 300 studenti delle scuole medie e superiori di Treviso a lezione dalla Polizia Postale. Lo scopo? Quello di insegnare ai più giovani i rischi e i pericoli di Internet, soprattutto in un mondo sempre più connesso in cui l’accesso a Internet è praticamente consentito a tutti, senza limiti di età.
In forte aumento i reati di pedopornografia, adescamento online e revenge porn, e proprio per cercare di combatterli la Polizia di Stato è scesa in campo con il progetto “Una vita da social” e ieri il Truck, allestito con tecnologie di ultima generazione, ha fatto tappa in Piazza Vittoria. In contemporanea erano presenti anche gli agenti della Polizia Stradale, che hanno illustrato a studenti e professori i rischi e pericoli che si possono correre lungo le strade.
“Facciamo riflettere i ragazzi sulle conseguenze morali prima che su quelle penali – conferma Letterio Saverio Costa, direttore tecnico della Polizia Postale di Venezia – facendoli ragionare su quello che succede quando una foto inizia a circolare sul web, soprattutto se quanto postato è intimo o personale”.
L’obiettivo comune è quello di prevenire episodi di violenza, vessazione, diffamazione e molestie online, attraverso un’opera di responsabilizzazione in merito all’uso della parola.
Gli operatori della Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica, insieme a personale del Servizio Polizia Stradale, a bordo del truck allestito con tecnologie di ultima generazione, hanno interagito con i ragazzi con un linguaggio semplice ma esplicito, adatto a tutte le fasce di età, segnalandone non solo le implicazioni di carattere giuridico, ma anche gli effetti che possono avere sulla vita dei giovani.
L’obiettivo degli specialisti è stato quello di fornire ai ragazzi gli strumenti giusti per navigare online in sicurezza, accompagnandoli nella conoscenza dei principali rischi che possono coglierli impreparati come l’adescamento sentimentale o il cyberbullismo.
(Autore: Simone Masetto)
(Foto e video: Simone Masetto)
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