“Un’agricoltura che mira ad uno sviluppo equilibrato per arrivare a una forma di stabilità, frutto di compromessi tra le diverse esigenze della nostra vita e delle nostre aziende”. Esordisce così Salvatore Feletti, nuovo presidente di CIA Agricoltori Italiani di Treviso, eletto nel corso della VIII assemblea elettiva CIA intitolata “Ripartiamo dal territorio: reddito sfida green e digitale”. Il presidente uscente Giuseppe Facchin, con all’attivo due mandati alla guida dell’associazione, manterrà un ruolo attivo nel nuovo Consiglio direttivo provinciale.
“Con immenso piacere e orgoglio assumo l’importante ruolo di Presidente Agricoltore, termini che abbinati denotano la consapevolezza che la nostra confederazione ha maturato negli anni di voler affidare un ruolo così importante a chi ha fatto dell’agricoltura la sua ragione di vita nonché fonte di sostentamento per sé e per la propria famiglia – ha dichiarato Feletti – Abbiamo la responsabilità, prima come cittadini e poi come agricoltori, di tutelare il territorio in cui viviamo e lavoriamo perché le risorse terra, aria e acqua sono per definizione finite e abbiamo il dovere di garantirle anche per le generazioni future. Qui entrano in gioco le sfide che condizionano le nostre imprese. Il nostro modo di porci decreterà il nostro successo o insuccesso. Dobbiamo cambiare il nostro modo di ragionare e lavorare, avendo sempre un occhio rivolto al futuro cercando di salvaguardare il più possibile il presente”.
CIA Agricoltori Italiani di Treviso negli ultimi 10 anni ha consolidato la sua attività nel territorio arrivando a rappresentare, nel 2021, oltre 8600 imprenditori agricoli con una struttura composta da 65 operatori e collaboratori.
“Sono certamente stati anni molto importanti per me, sia dal punto di vista professionale che personale. Un’esperienza per la quale sono grato a tutta l’associazione. Un periodo vissuto in prima linea a fianco degli agricoltori, con un susseguirsi frenetico di emozioni perché vissuto da imprenditore per gli imprenditori. Quelli che sul trattore ci salgono ogni giorno, che hanno i calli sulle mani e che della terra sentono l’odore – ha detto Facchin – Due mandati consecutivi vissuti a rappresentare una categoria spesso nell’ombra e talora considerata secondaria nel comparto economico e invadente in quello sociale, ma che invece si è dimostrata tutt’altro, in particolare in questi ultimi due anni di pandemia nei quali la resilienza, la resistenza e soprattutto la capacità imprenditoriale delle nostre aziende ha dimostrato di che pasta siamo fatti”.
Giovane ma già di grande esperienza è il profilo del nuovo presidente di CIA Agricoltori Italiani Treviso, Salvatore Feletti: 39 anni, imprenditore agricolo nel settore vitivinicolo e apicoltore, socio CIA Treviso dal 2010, consigliere dal 2014 e vicepresidente AGIA Veneto dal 2018. Dal 2012 è consigliere della Cantina Sociale Colli del Soligo e dal 2018 vicepresidente. Dal 2015 consigliere di Condifesa TVB e dal 2020 consigliere del Consorzio di tutela Prosecco DOC.
“La nostra agricoltura eroica ha sconfitto anche il Covid, con un valore della produzione che nel 2021 è stata del 4,1 % in più rispetto all’anno precedente. La Regione, dal canto suo, ha messo sul tavolo importanti risorse provenienti dal PSR, il programma di sviluppo rurale, che non si è mai fermato. Per favorire la costituzione e il primo insediamento di nuove aziende sono stati messi a disposizione 13 milioni di euro, altri 20 sono andati agli incentivi per i relativi investimenti e un ulteriore milione e mezzo per le attività di diversificazione – scrive Federico Caner, assessore all’agricoltura della Regione del Veneto – Sfide ben note al presidente Giuseppe Facchin, che saluto e ringrazio per il lavoro svolto fino a qui. In questi anni ha dimostrato di sapere essere pungolo e al tempo stesso punto di riferimento importante per tutti. Cia Treviso in questi anni ha dimostrato di saper unire tradizione e innovazione, antico e nuovo, di saper affrontare questioni locali con uno sguardo ampio sul mondo. Auguro di cuore al nuovo presidente Salvatore Feletti di saper raccogliere, proprio come avviene nella staffetta, il testimone di un’associazione che da sempre rappresenta uno dei settori che meglio rappresentano l’identità veneta”.
Il nuovo Consiglio direttivo provinciale di CIA Treviso eletto si compone di 27 componenti: Salvatore Feletti – presidente CIA Treviso, Luigi Sordi – presidente ANP Treviso, Simone Barban – presidente Turismo Verde Treviso, Daniele Bolzon, Gian Narciso Borga, Chiara Bottacin, Edoardo Buso, Gianna Cescon, Pietro De Poli, Alessia De Zotti, Francesco Drusian, Daniela Dussin, Giuseppe Facchin, Ignazio Gatto, Mario Lovisetto, Fabio Manera, Francesco Merotto, Angelo Modolo, Ketty Momi, Stefania Pizzolato, Leonardo Ronfini, Roberto Sandro, Gianluca Sartor, Silvia Spadetto, Mario Trevisin, Adriano Zago e Massimo Zaia.
“I miei complimenti al nuovo presidente e un ringraziamento a Giuseppe Facchin con cui ho avuto modo di collaborare in sede della Camera di Commercio. Queste associazioni hanno una lunga storia in un territorio, come il nostro, della piccola e media impresa – afferma Mario Pozza, presidente della Camera di Commercio di Treviso e Belluno, intervenuto all’assemblea elettiva – Siamo in una terra fortunata e questo è motivo di orgoglio, dobbiamo trasmettere attraverso la vita associativa i nostri valori e la nostra storia. Dobbiamo tenere salda questa eredità. Come Camera di Commercio siamo impegnati nel difendere il Made in Italy in quanto il valore aggiunto che ha la nostra impresa viene dai maestri artigiani e dai piccoli imprenditori”.
“È doveroso un omaggio a Giuseppe Facchin, con il quale ho condiviso diverse battaglie. La CIA del Veneto è un pezzo importante del sistema nazionale e CIA Treviso è un elemento importante del sistema Veneto. Questo tavolo rappresenta la significativa condivisione del percorso di rappresentanza. Salvatore ha dimostrato di voler affrontare con tanta responsabilità le sfide che ci attendono. – dichiara Dino Scanavino, presidente CIA Agricoltori Italiani – “Abbiamo bisogno di avere un ricambio generazionale perché garantisce la comprensione delle evoluzioni sociali ed economiche che vanno affrontate da chi ha le competenze in quel momento”.
“Se oggi CIA Veneto è un elemento di raffronto per tutto il territorio nazionale è merito del lavoro portato avanti dai nostri rappresentanti, funzionari e operatori. Questo è un motivo che ci rende orgogliosi, e realtà dinamiche come CIA Treviso sono parte attiva e fondante della nostra associazione” le parole di Gianmichele Passarini, presidente di CIA Agricoltori Italiani Veneto.
Presenti all’assemblea molti esponenti degli enti e delle organizzazioni del territorio, a testimoniare la rete che negli anni è stata intessuta attorno al comparto agricolo: Amedeo Gerolimetto – presidente Consorzio di Bonifica Piave, Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi – presidente Confagricoltura Treviso con cui CIA Treviso negli anni ha condiviso visioni e progettualità, Giuliano Vantaggi – direttore dell’Associazione Colline Conegliano e Valdobbiadene UNESCO, Giuseppe Carlet – presidente di GAL Alta Marca e Distretto del Cibo, Roberto Rinaldin – presidente FederUnacma e Valerio Nadal, presidente Condifesa TVB.
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