Va a chiedere il Permesso di soggiorno ma finisce in carcere

La Polizia di Stato ha arrestato un cittadino marocchino classe ’86, già gravato da precedenti per reati in materia di stupefacenti, che nei giorni scorsi si è presentato agli sportelli dell’Ufficio Immigrazione della Questura per il rilascio del Permesso di soggiorno, sebbene fosse destinatario di un ordine di carcerazione per una pena detentiva di oltre tre anni e tre mesi.

Il trentottenne, in particolare, era stato condannato in via definitiva nel 2016 e nel 2018 per i reati di evasione e traffico di stupefacenti, e a suo carico pendevano l’ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Trieste e un mandato d’arresto europeo.

I fatti risalgono al 2012, quando il trentottenne, nella provincia di Udine, venne arrestato perché sorpreso con oltre 500 grammi di hashish destinati allo spaccio.

Posto agli arresti domiciliari nell’abitazione della sorella, in provincia di Treviso, l’uomo si era allontanato da casa facendo perdere per molti anni le proprie tracce, motivo per cui alla condanna per traffico di stupefacenti si era aggiunta anche quella per evasione.

Il trentottenne, da ultimo, si è presentato lo scorso mercoledì all’Ufficio Immigrazione per regolarizzare la propria posizione sul territorio nazionale, ma dopo essere stato identificato dagli agenti è stato preso in carico dalla Squadra Mobile, che lo ha arrestato e associato nel carcere trevigiano di Santa Bona.

(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: Questura di Treviso)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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