“Vaccinate i ragazzi prima del rientro a scuola”: L’appello di pediatri e Ulss 2 alle famiglie. Meno di un adolescente trevigiano su due è protetto dal virus

La popolazione scolastica della provincia di Treviso non è ancora abbastanza vaccinata contro il Covid: i ragazzi protetti fra i 12 e i 19 anni sono il 57,7% (chi ha fatto la prima dose più i prenotati all’8 settembre più i guariti), ma ci sono zone più sguarnite con percentuali inferiori al 50% nella Pedemontana, nel Vittoriese e lungo il confine con il Pordenonese.

Analizzando le fasce d’età si nota che man mano che si scende le percentuali si abbassano in modo preoccupante per l’Ulss 2: mentre i 20enni che hanno già ricevuto la prima dose o si sono prenotati sono il 74,4%, i 12enni sono solo il 20,6%.

C’è una linea di salvaguardia che arriva fino ai sedicenni, la classe del 2005: sono il 59,5% della coorte ad aver almeno prenotato l’inoculazione; si scende al 56% per i 15enni, al 51% per i 14enni e al 41% dei tredicenni. L’obiettivo per l’inizio della scuola è arrivare ad almeno il 65% a livello provinciale, che garantirebbe maggiore sicurezza e protezione.

Il presidente della federazione dei pediatri trevigiani, Giovanni Franco Battaglini, invita le famiglie a rivolgersi al proprio pediatra o al medico di base per condividere il percorso migliore per i propri figli. “Per prima cosa vorrei rassicurare i genitori – spiega – i casi avversi dopo la vaccinazione nella popolazione adolescente sono ridotti, e sono inferiori ai rischi di contagio e di sviluppare sintomi anche gravi. Il Covid è più dannoso del vaccino, proteggete i ragazzi“.

“In provincia di Treviso i pediatri di libera scelta sono tutti vaccinati – continua – Sembrava che ci fosse un collega ma abbiamo fatto una verifica e siamo tutti protetti. La variante Delta che oggi circola nella totalità dei casi è più contagiosa di quella dell’anno scorso, i cluster familiari oggi si positivizzano interamente“.

L’Ulss 2 ha chiesto al pediatra di Vazzola, in rappresentanza dei colleghi, di rispondere ad alcune delle domande più frequenti e ai dubbi delle famiglie in merito alla vaccinazione degli adolescenti. Da giorni è disponibile sulla pagina Facebook dell’azienda sanitaria un video in cui Battaglini spiega: “Il vaccino evita di ammalarsi di Covid. Non si sviluppa in forma grave nella maggior parte dei casi giovani ma non dimentichiamo che, a livello nazionale, ci sono stati anche rari casi di decessi, 24 da 0 a 18 anni”.

“La variante attualmente in circolazione ha una contagiosità più elevata, nei cluster familiari oggi tutti risultano positivi al virus. Il Covid contagia molto i giovani. Vaccinando loro si salvaguardano anche gli anziani e i bambini fragili non vaccinabili, e solo così potremo debellare la circolazione del virus. Quando viene trasmesso può modificarsi e creare delle varianti, come l’influenza il cui vaccino viene modificato ogni anno. Per i giovani vengono utilizzati vaccini a Rna, Pfizer e Moderna. Non sono sperimentali e non c’è alcuna possibilità di intaccare il patrimonio genetico come invece, erroneamente, viene affermato in alcuni siti e pagine social” prosegue.

I dati della Regione Veneto sono molto chiari in merito: i nuovi positivi al Covid dell’ultimo mese preso in considerazione sono per la maggior parte appartenenti alle classi d’età sotto i 29 anni; chi si è vaccinato viene contagiato dal virus in misura nettamente inferiore rispetto a chi ha già sviluppato la protezione.

In vista del rientro a scuola, Battaglini e l’Ulss 2 consigliano alle famiglie di vaccinare i ragazzi e, in caso di domande, di rivolgersi al proprio medico di fiducia.

(Foto: Qdpnews.it).
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