Spi Cgil Treviso “in tour” fino al 28 febbraio: convocate 89 assemblee territoriali

Conclusa la fase congressuale dello Spi Cgil trevigiano tanto a livello locale quanto nazionale, con l’assise tenutosi a Torino dal 9 all’11 gennaio, il sindacato dei pensionati della Marca riparte nuovamente dal territorio con la convocazione delle 89 assemblee territoriali, tre nel solo capoluogo, che lo vedrà impegnato per un lungo mese, da fine gennaio a fine febbraio.

Dai primi appuntamenti di lunedì 28 gennaio a Codognè, Giavera e Fregona e fino al 28 febbraio con le assemblee di Valdobbiadene e Ponzano Veneto, il sindacato trevigiano incontrerà come ogni inizio anno gli oltre 42 mila iscritti.

Occasioni per fare il punto sulle novità normative in materia previdenziale e assistenziale, porre attenzione sui nodi della sanità a livello regionale e provinciale e sulle priorità poste al Governo rispetto alla legge di bilancio, ma anche raccogliere le istanze direttamente dai territori della Provincia, utili all’attività di contrattazione sociale esercitata unitariamente dai sindacati con Comuni, case di riposo, Ulss e utility dei servizi pubblici locali.

Il calendario di incontri rappresenta anche l’opportunità per ricevere la tessere d’adesione 2019 e, in quanto le assemblee sono aperte alla cittadinanza, per coloro che intendano iscriversi entrare in contatto con la capillare rete dello Spi, presente sul trevigiano in 18 sedi, con 22 leghe Spi comunali e intercomunali e i suoi 80 recapitasti.

Una rete particolarmente attiva sul fronte del controllo delle pensioni che, in stretta collaborazione con il sistema servizi della Cgil, in particolare Caaf e Patronato Inca, ha permesso a centinaia di pensionati di recuperare arretrati e di avvalersi di altri diritti inespressi, grazie alle verifiche e all’opportunità di operare la ricostruzione contributiva.

“Le assemblee del tesseramento sono per noi un’occasione per dare informazioni, ribadire l’importanza di controllare la pensione, ma anche per scambiarsi opinioni e intercettare disagi o specifici bisogni individuali. – dice Paolino Barbiero, segretario generale Spi Cgil di Treviso – Stare nel territorio ci permette di integrare la nostra azione di tutela collettiva, quella che ci porta a confrontarci con le istituzioni, con le aziende dei servizi pubblici locali e in generale con gli attori economici e sociali della nostra provincia. Insieme alle categorie e ai servizi della Cgil vogliamo coinvolgere sempre più trevigiani perché partecipino ai progetti e alle iniziative in cantiere, mobilitazioni, come quella del 9 febbraio a Roma, incontri informativi, ma anche culturali e conviviali, e soprattutto alla vita sindacale.”

(Fonte e foto: Spi Cgil Treviso).
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