Le risse e la violenza sono sempre esistite, anche tra giovani. Ma quello che nell’ultimo anno spaventa è che ai calci e ai pugni (che non sono certo cosa giusta) si sono aggiunti anche coltelli e lame. Un trend preoccupante con sempre più giovani che girano armati, anche solo per uscire con gli amici.
È anche il caso dell’omicidio avvenuto nella notte di domenica a Castelfranco Veneto con i Carabinieri del Comando provinciale di Treviso che hanno rinvenuto poco lontano dalle chiazze di sangue un coltello di forgia militare usato da dei giovani per uccidere e per ferire dei coetanei dopo una rissa degenerata all’esterno di una discoteca.
Anche la tipologia di lama che i giovani portano sempre con loro desta preoccupazione, in quanto molto spesso non si tratta di un coltello da cucina (che uno potrebbe mettersi in tasca prima di uscire per regolare qualche conto) o di qualche lama “improvvisata”, ma bensì di oggetti comprati con lo scopo di possedere una vera e propria arma pronta per essere usata.
Ormai sembra che siano molti i giovani che prima di uscire di casa prendano (e spesso anche non in questo ordine) le chiavi, il cellulare, il portafoglio e il coltello. E ancora una volta la Marca non fa eccezione rispetto al resto d’Italia e si trova protagonista della violenza giovanile con un altro ragazzo che ha perso la vita ucciso a coltellate.
“Su questo possiamo fare pochi commenti e molte riflessioni, non spetta a noi stabilire da che cosa scaturiscono questo tipo di violenze – commenta il colonnello Stefano Mazzanti, comandante del reparto operativo dei Carabinieri di Treviso -. C’è però un problema legato al possesso di questi coltelli, che ormai sono diventati quasi di uso comune”.
E se queste liti o risse molto spesso si trasformano in tragedia è anche perché – magari anche a causa di uno stato d’alterazione dovuto dall’abuso di alcool – qualcuno tira fuori un coltello, cosa che fino a qualche anno fa non sempre accadeva.
(Autore: Simone Masetto)
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