Sono stati protagonisti di numerosi episodi di violenze e rapine commessi tra Padova e Jesolo. Uno sarebbe stato anche l’autore dell’aggressione, con tanto di frattura del gomito, di un operatore della troupe del programma Mediaset “Striscia la Notizia”.
La Polizia di Stato ha arrestato, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal Gip su richiesta della Procura della Repubblica per i minorenni di Venezia, due minori, entrambi di origini tunisine. Uno di loro è un 16enne residente in provincia di Treviso.
Nel corso dell’attività volta alla prevenzione e al contrasto dei crimini commessi da minorenni in città, infatti, gli investigatori della Squadra Mobile di Padova hanno rintracciato e arrestato, venerdì 7 e sabato 8 marzo scorsi, i due minori, indagati a vario titolo per numerose aggressioni e rapine, anche ai danni di coetanei, commessi proprio a Padova nei mesi scorsi.
La sfilza di episodi contestati
Il primo, un 17enne padovano di origini tunisine, è stato individuato e denunciato come l’autore, tra l’altro, dell’aggressione con frattura del gomito di un operatore della troupe televisiva di “Striscia la Notizia”, avvenuta a fine gennaio nel piazzale della stazione ferroviaria di Padova.
A carico dello stesso risultano già più di venti segnalazioni o denunce dal 2022 ad oggi per rapina, lesioni, spaccio di droga e un arresto del 2023, a seguito di una rapina commessa ai danni un coetaneo a cui, in compagnia di un complice, dopo averlo minacciato, avrebbe sottratto il borsello con il cellulare durante una festa in piazza ad Albignasego.
Talvolta, secondo gli inquirenti, per commettere i reati non esitava a far uso di bombolette spray al peperoncino per aggredire le vittime e in più circostanze è stato trovato in possesso di coltelli e droga. Addirittura in un caso era stato trovato in possesso di un coltello con una lama di circa 30 centimetri nei pressi della Stazione ferroviaria di Padova.
Il secondo, un 16enne trevigiano, è stato rintracciato dagli agenti nella propria abitazione a Padova, dove vive con i genitori di origine tunisina. Anche lui era già noto alla Polizia che lo aveva individuato come protagonista di almeno 10 rapine ai danni di coetanei oltre a vari episodi di violenza commessi in centro a Padova, tra i quali un’aggressione dello scorso gennaio ai danni di un venditore di bevande in Prato della Valle a cui avrebbe sottratto alcune bibite e un’aggressione del 2023 nel corso della quale, per futili motivi, avrebbe stretto al collo un coetaneo e colpito con alcuni schiaffi un’altra ragazza intervenuta per difenderlo.
La misura cautelare nei confronti dei due minorenni è stata adottata in quanto gravemente indiziati di aver commesso un tentativo di rapina in concorso e una rapina aggravata in concorso sul Lungomare Ricciarelli di Jesolo, entrambe avvenute nel corso della serata del 29 giugno 2024 ai danni di giovani, al fine di sottrarre loro delle collanine in oro. Anche in questi due casi i minorenni hanno fatto uso dello spray al peperoncino ai danni delle vittime, dopo aver mostrato un coltello e averli minacciati verbalmente.
Altro episodio contestato in sede cautelare è una rapina aggravata in concorso avvenuta a Padova nell’agosto 2024. Nell’occasione i due minorenni, al fine di rapinare dei soldi (15 euro) e della sigaretta elettronica un giovane studente, dopo averlo minacciato pesantemente, sarebbero passati alle vie di fatto, prendendolo a schiaffi e scappare via.
In ognuna delle circostanze in cui i poliziotti hanno enucleato degli indizi circa il coinvolgimento dei due giovanissimi nella perpetrazione di reati, il tratto distintivo delle loro condotte non è stato il valore dei beni sottratti alle vittime, ma la particolare aggressività e spregiudicatezza delle loro azioni, a quanto risulta commesse in pieno centro cittadino con sfrontatezza alla vista di chiunque, particolarità – questa – confermata anche dalle vittime delle aggressioni e delle rapine, che ne attestano la elevata indole violenta.
Questa attitudine all’aggressività, manifestata anche per futili motivi, si è evinta anche in sede cautelare, dove è indicato come i due minori “sono incuranti del rispetto della proprietà altrui e, anche, della persona altrui, utilizzando metodi subdoli per cogliere momenti di fragilità delle persone offese e aggredirle senza remore o pietà e, nel contempo, agendo in concorso tra loro in un accrescimento reciproco di violenza gratuita”.
I due giovani, una volta rintracciati e accompagnati in Questura per l’esecuzione della misura restrittiva, cui hanno assistito anche i rispettivi genitori, sono stati poi traferiti nel carcere minorile di Treviso “Santa Bona”, dove rimarranno a disposizione dell’Autorità giudiziaria per i minorenni.
Il commento del Questore
Il Questore della provincia di Padova Marco Odorisio ha evidenziato come “i gravi episodi accertati e riscontrati che hanno come protagonisti minorenni, impongono una profonda riflessione, laddove l’agire violento è oramai fine a sé stesso e dove l’obiettivo primario diventa la prevaricazione e la sottomissione della vittima di turno, sia essa un coetaneo che una persona adulta, quasi a voler trovare un appagamento ed una autoaffermazione, a fronte di un proprio vuoto interiore.
Questi ragazzi così violenti sono il risultato e l’espressione di ciò che nelle famiglie probabilmente andava fatto, e non è stato fatto, in termini educativi e di rispetto verso il prossimo, lasciandoli andare verso una deriva sempre più pericolosa.
Occorre essere meno distratti e più attenti ai bisogni dei giovani, cercando di intercettare i primi segnali della devianza giovanile al fine di interromperne il ciclo della violenza, nel primario interesse degli stessi ragazzi”.
(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto: Questura di Padova)
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