“Lunedì scorso l’ennesimo incidente in un incrocio tristemente noto, la cui sua pericolosità è dovuta alla mancanza di visibilità in uscita dalla strada provinciale SP51 ‘per Meduna’, oltre alla folle velocità delle auto lungo la strada regionale SR53 ‘Postumia'”: a farlo sapere è il Comune di Motta di Livenza, che ha riaperto la questione degli autovelox, spiegando la propria posizione in merito e il motivo della richiesta presentata.
“Caratteristiche molto simili all’altro incrocio lungo la Postumia, dove la situazione è stata ormai risolta grazie al Comune di Motta di Livenza, con l’installazione dell’autovelox prima e la realizzazione di una rotatoria poi”, prosegue.
“La mancanza di risorse, per risolvere in modo strutturale questo incrocio, non può e non deve essere una scusa per non intervenire, a garanzia della sicurezza dei cittadini e lavoratori che ogni giorno passano per quel punto – denuncia il sindaco di Motta di Livenza, Alessandro Righi – Ci stiamo lavoravamo da un po’ ma, dopo gli ennesimi episodi recenti, non si può più tacere: va trovata subito una soluzione, qualsiasi essa sia”.
Nonostante “la competenza sia di altri”, il Comune di Motta ha redatto in questi mesi due progetti per la realizzazione di una nuova rotatoria, in modo da rallentare i “piloti” e aumentare la visibilità in immissione.
“Il costo stimato è di 2 milioni di euro, che nessuno degli enti competenti ha al momento, ma che dovrà essere la priorità, come già dimostrato nell’altro incrocio, dove siamo intervenuti come Comune, azzerando gli incidenti”, ha proseguito il primo cittadino.
“Nell’attesa che venga realizzata ho deciso, dopo essermi confrontato con il proprietario della strada, di reinoltrare la richiesta di installazione di due rilevatori di infrazioni di velocità, già richiesti nel 2016 e nel 2021, bocciati incomprensibilmente con un ‘sindaco, senza incidenti quotidiani e mortali non vi autorizziamo”, ha fatto sapere il sindaco.
“Nel caso in cui non arrivi l’autorizzazione, in attesa di un intervento strutturale e costoso i cui tempi non saranno brevi, non possiamo non tentare altre vie, per mettere in sicurezza questo maledetto incrocio, prima che sia troppo tardi – spiega Righi – Per questo, in accordo con l’ente competente, ci siamo impegnati a redigere un nuovo progetto, per valutare assieme l’installazione di un semaforo, come già presente ad Annone Veneto e a Gorgo al Monticano. “
Una eventuale “soluzione di ripiego”, quindi, che Comune e Veneto Strade studieranno nell’eventualità in cui la Prefettura non dovesse autorizzare l’installazione dell’autovelox, che “permetterebbe di migliorare la sicurezza dell’incrocio, teatro di molteplici incidenti, in attesa della soluzione definitiva”.
“Siamo tutti coscienti di quale sia la soluzione migliore e quale un ripiego – conclude il sindaco – ma purtroppo bisogna fare qualcosa, prima che sia troppo tardi”.
(Autore: redazione Qdpnews.it)
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