Sabato scorso la Questura di Treviso ha predisposto un articolato servizio di ordine pubblico nel capoluogo della Marca, in particolare nel centro storico. Duplice l’obiettivo: controllare il rispetto del divieto di assembramento in vigore (normativa anti Covid) e monitorare e prevenire atti di violenza in occasione di aggregazioni giovanili. Un fenomeno, quest’ultimo, che da mesi fa discutere la comunità trevigiana.
Il servizio ha interessato all’inizio la stazione Fs di Treviso Centrale, dove la Polizia Ferroviaria ha identificato circa 70 persone, metà dei quali minori. Dodici di queste erano gravate da precedenti penali.
Le pattuglie della Questura di Treviso, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Locale hanno poi sottoposto a stretto controllo il centro storico, soprattutto le zone più sensibili, tra cui quelle di piazza Duomo e piazza Borsa, che sono più frequentate da gruppi di giovani. Monitorata anche la stazione delle autocorriere.
La rete stretta dalle Forze dell’ordine ha impedito sul nascere ogni criticità, per cui non si sono registrati atti di violenza.
I servizi proseguiranno anche nei prossimi fine settimana.
(Foto: Questura di Treviso)
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