Una stagione dai mille risvolti e problemi che si è conclusa con un successo inatteso: è questa la sintesi della partecipazione della coppia Luca e Pierluigi Frare, papà e figlio di Valdobbiadene, al Campionato italiano rally terra 2021.
Una stagione corsa con una piccola Colt Turbo Diesel, presa da Francesco Andreotti e ferma da tanti anni, che ha permesso ai due di vincere in extremis la classifica della classe N2 e di portare a Valdobbiadene il Tricolore.
Pierluigi ha studiato meccanica e già lavorava saltuariamente con alcuni team di rally, la macchina era quindi perfetta per iniziare a correre e far fare un’esperienza diretta sulla meccanica di un auto da Rally. Prima esperienza riuscita.
Fin dall’inizio della stagione, purtroppo, ci sono stati degli inconvenienti per il giovane pilota: “Alla prima gara del Cirt abbiamo scoperto che se Pierluigi non aveva la super licenza non poteva guidare l’auto essendo un neo patentato – racconta Luca Frare -. Perciò al via della prima gara mi sono presentato io, con Pierluigi meccanico. La gara al Rally Adriatico procedeva benissimo ed eravamo in lotta per la vittoria di categoria, ma un mio errore e la conseguente uscita di strada hanno messo fine alla gara“.
“Il momento di Pierluigi è arrivato al Rally di San Marino – prosegue Luca -. Un rally che si è rivelato difficilissimo e che si è chiuso con la rottura del cambio della piccola Colt”.
Non è andata bene nemmeno la terza gara, dove, forse a causa dell’inesperienza, Pierluigi è arrivato lungo in una staccata sulla prima prova speciale e ha compromesso la gara rompendo il radiatore.
Il Rally Città di Arezzo Valtiberina è stato caratterizzato da un altro colpo di scena: Pierluigi ha iniziato a lavorare stabilmente con alcuni team del mondo dei Rally e, perciò, ha dovuto abbandonare l’idea di partecipare come pilota al campionato in corso.
La stagione è stata dunque continuata dal padre, mentre il figlio deciso di seguire la meccanica dell’auto. Al Rally Nuraghi Vermentino Luca ha vinto le prime due prove speciali della sera ma poi, il giorno successivo, si è rotto un semiasse della Colt e c’è stato un nuovo ritiro.
L’ultima gara della stagione, il 12° Rally Liburna Terra, è stata ricca di colpi di scena. “Ho dovuto cambiare il giorno prima della gara il mio navigatore ma la fortuna ha voluto che ho trovato libero il giovanissimo Alessandro Arnaboldi – ricorda Luca – La gara è andata liscia anche se ho trovato un avversario difficilissimo nel locale Coppola, ma alla fine abbiamo vinto. E, tra il ritiro del favorito e il punteggio doppio dell’ultima gara, siamo un po’ a sorpresa campioni italiani 2 ruote motrici gr N terra CIRT“.
Luca Frare dedica questo successo inaspettato a “Denis e Bubi della Marca Racing, che hanno dedicato tantissimo tempo a trovare le giuste soluzioni per l’auto. Ovviamente mio figlio Pierluigi: senza le sue idee nulla sarebbe avvenuto. Ivan Curto per averci soccorso al San Marino. Grazie ai navigatori che ci hanno affiancato in quest’avventura: Miriana Gelasi, Andrea Musolesi, Matteo Lamecchi e Alessandro Arnaboldi”.
Un grazie speciale agli sponsor: Unimonteco, GTH italia, Arredissima, Concessionaria Rugolo, Bottega vini, La Gemma,Trevissa, Freem, azienda agricola Drusian, Panificio Frare, Cavallin Impianti, Antoniana Caffè e Hotel Etoile.
(Foto: per concessione di Luca Frare).
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