Alex Favero è dottore in Scienze storiche: una cerimonia a Padova ha reso omaggio al tenace valdobbiadenese mancato un anno fa

La promessa fatta ai familiari lo scorso 8 marzo è stata mantenuta: martedì 25 ottobre Alex Favero, tragicamente mancato il 9 novembre 2021 a soli 28 anni, è diventato dottore in Scienze storiche all’Università di Padova.

La cerimonia si è svolta nell’aula magna del Palazzo Luzzatto Dina in via del Vescovado, sede del Dipartimento Dissgea (scienze storiche, geografiche e dell’antichità).

Sono intervenuti il prof. Marco Ferrante, Prorettore con delega alla Didattica, la prof.ssa Barbara Arfè, delegata all’Inclusione e disabilità, la dott.ssa Roberta Rasa, dirigente Area Didattica e Servizi agli Studenti, il prof. Gianluigi Baldo, direttore del Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche dell’Antichità, il prof. Enrico Francia, presidente dei corsi di laurea in Storia e in Scienze Storiche, e il prof. Marco Mascia, del Dipartimento di Scienze Politiche, Giuridiche e Studi Internazionali. La platea era animata anche dai rappresentanti e dagli studenti dell’Ateneo.

La famiglia di Alex era presente al completo: papà Franco, mamma Daniela, la sorella Nicole (che l’11 novembre sarà proclamata dottoressa in Economia Aziendale) con il fidanzato Saverio.

“La cerimonia di assegnazione dell’attestato a nostro figlio è stata davvero commovente – ha affermato la famiglia Favero -, profonde le parole dei relatori, che hanno ripercorso gli studi e l’applicazione di Alex”.

Affetto da distrofia muscolare di Duchenne, Alex Favero era in sedia a rotelle fin da bambino. Viveva a Valdobbiadene ed era molto legato a Bigolino. La sua disabilità non lo ha mai scoraggiato, anzi è sempre stata un motivo in più per dimostrare il suo grande valore umano e culturale.

Alex si era laureato in Scienze politiche, relazioni internazionali e diritti umani con un’ottima media e poi si era iscritto a Scienze storiche. Gli mancavano tre esami per poter discutere la tesi quando la malattia ha preso il sopravvento. Nell’ottobre 2021 alcune complicazioni avevano richiesto il ricovero nella terapia intensiva dell’ospedale di Montebelluna, dove è mancato il 9 novembre.

(Foto: per concessione della famiglia Favero).
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