Il caldo notevole di questi giorni sta mettendo in ginocchio l’agricoltura ma anche il consumo domestico di acqua potabile, tanto che gli enti che gestiscono la fornitura idrica e i Comuni stanno invitando i cittadini a “tirare la cinghia”.
Non migliora la situazione nella parte centro-orientale di Valdobbiadene, in particolare nelle zone alte, dove l’emergenza acqua dura da una settimana (qui l’articolo). Alto Trevigiano Servizi, a causa di un’ulteriore e decisa riduzione nel Bellunese (la portata è stata dimezzata), ha agito di conseguenza; inevitabili, dunque, le frequenti segnalazioni di disagi di cittadini e attività al servizio del pubblico.
“Nonostante gli interventi provvisori attuati da ATS negli scorsi giorni per ridistribuire l’acqua tra le frazioni – afferma dunque il sindaco Luciano Fregonese -, dal primo pomeriggio di oggi potrebbero verificarsi cali di pressione e portata nella rete idrica soprattutto nelle zone più alte di Valdobbiadene, Sacccol, Santo Stefano e Guia. Chiedo, per quanto possibile, di contenere in queste ore il consumo di acqua domestica per limitare i disagi alle utenze più in quota“.
Identica situazione di emergenza a Segusino, dove il primo cittadino Gloria Paulon ha rivolto il seguente invito ai cittadini: “Nel primo pomeriggio di oggi potrebbero verificarsi cali di pressione e portata nella rete idrica, soprattutto nelle zone più alte di Segusino (soprattutto Milies). È fondamentale contenere il più possibile in queste ore il consumo di acqua domestica per limitare i disagi alle utenze più in quota”.
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