Le alte temperature di questo agosto non spengono il dibattito sul futuro di piazza Guglielmo Marconi a Valdobbiadene e nei social si accende una nuova diatriba scaturita dalla “Lettera aperta a tutti i valdobbiadenesi” che molti cittadini si sono trovati nella buca delle lettere.
“Ho ritrovato questa lettera nella cassetta della posta – scrive un noto docente e libero professionista di Valdobbiadene – Il tema della piazza è stato al centro di un ampio dibattito, che ha utilizzato l’istituto del dialogo e della concertazione cittadina quale strumento di confronto e di apporto per la realizzazione di un progetto che, con tutta onestà, l’amministrazione Fregonese ha voluto e saputo portare avanti con determinazione, innovazione e capacità. A me personalmente il nuovo progetto piace”.
“Mi piace una piazza libera da veicoli, una piazza dove il simbolismo apre la mente alla meditazione, ove semplici tratti contemporanei coprono il vuotismo delle “gradinate senza corrimano” – si legge nel commento -, un posto ove l’uomo possa trovare la propria centralità e il significato del proprio essere, declamato non dal senso di praticità, ma dalla forza dei segni. Mi ha indispettito che con fare massonico, questa lettera sia stata riposta nel mio porta lettere: non c’è un mittente, non c’è indirizzo, non c’è un riferimento, non c’è una faccia, non c’è manco un codice fiscale. C’è solo palese il paradosso che denuncia un progetto impersonale”.
“Basta con queste vessazioni – conclude – È umiliante per la cittadinanza attiva di Valdobbiadene. Quella che ha partecipato alle riunioni, quella che c’era nei laboratori creativi, quella operosa che ha stimolato la creatività dei bambini degli asili e delle elementari. E voi ignoti dove eravate? Eravate presenti? Si? Bene, ma la decisione è stata un’altra, la decisione dei più, di chi ci ha messo la faccia e ha preso civilmente i consensi per governare. Fatevene una ragione. I tempi per il confronto c’erano e sono passati”.
La lettera, infatti, è firmata dai comitati “Ridateci la Nostra Piazza” e “Non Uccidete Piazza Marconi” ma non ci sono altri contatti o riferimenti particolari.
Il contenuto della missiva è chiaro perché i comitati, pur condividendo la necessità di riqualificazione del centro di Valdobbiadene, ritengono non accettabile il progetto per piazza Marconi, definito “privo di identità, di connessione territoriale e di armonizzazione con la storia e la cultura del paese”.
I comitati chiedono quindi ai cittadini di unirsi alla loro disapprovazione “bocciando” il progetto per dare inizio allo studio di una pianificazione definita “contestuale e rispettosa” delle radici della comunità.
Intanto, il progetto vincitore del concorso è stato trasformato in studio di fattibilità e progetto preliminare ed è stato mandato in Soprintendenza per il parere definitivo.
“Attendiamo il parere che sarà recepito dai progettisti per procedere con la successiva progettazione definitiva ed esecutiva – ha affermato Luciano Fregonese, sindaco di Valdobbiadene – Quando arriverà il parere e i progettisti lo avranno recepito allora, come promesso, vedrò i consiglieri comunali per dar seguito all’incontro avuto con loro e i progettisti il 15 giugno, durante il quale è stato illustrato il progetto vincitore del concorso (presentato alla cittadinanza in Villa dei Cedri il 16 dicembre 2019)”.
“Stiamo seguendo l’iter amministrativo consueto e così faremo – conclude – Ci vuole pazienza perché, giustamente, per i pareri e le autorizzazioni ci vogliono fino a 90 giorni e credo che per il progetto della piazza siano tutti tempi opportuni e necessari per avere quelle osservazioni e prescrizioni doverose che certamente saranno recepite per le successive fasi progettuali”.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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