Attesa per la riapertura delle piscine, Menegon (Montenuoto): “La nostra categoria è sicura, l’acqua clorata uccide il virus in 30 secondi”

C’è un filo di speranza per il futuro delle piscine, dopo quasi un anno di chiusura forzata il governo Draghi ieri, venerdì 16 aprile, ha optato per il via libera controllato verso il mese di giugno di queste ultime assieme alle palestre.

Una ventata d’ossigeno per una categoria pesantemente danneggiata e che ha lasciato senz’altro strascichi, come ad esempio la società Montenuoto che gestisce le piscine comunali di Valdobbiadene.


Una situazione complessa su cui il presidente Giovanni Menegon ha voluto far chiarezza, chiusa dal 26 ottobre infatti la struttura valdobbiadenese nel 2020 ha incassato solamente 450.000 euro, basti pensare che nell’anno precedente pre-Covid era di 850.000 euro, quindi grosse perdite in termini numerici.

Il problema è che a fronte di queste perdite abbiamo ricevuto un “ristoro” di 13.000 euro, circa il 4% di quello che non abbiamo incassato ci è stato rimborsato – precisa il presidente – va bene tutto ma questa è un’elemosina“.

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Parliamo di una categoria come quella delle piscine che, secondo una ricerca dell’Imperial College di Londra, rimane una delle più sicure in tempo di Covid: i risultati di questo studio inglese affermano infatti che l’acqua clorata sarebbe in grado di deattivare il virus Sars Cov2 nel giro di 30 secondi.

“Nelle piscine non può vivere il virus – afferma Menegon – perché grazie al trattamento dell’acqua, tramite disinfezioni e accorgimenti, in pochi secondi il virus verrebbe debellato, non si tratta di propaganda ma di realtà“.

La palla ora passa al Governo, nella speranza magari di poter anticipare la decisione data la riduzione graduale dei contagi: i principi alla base della stesura delle regole per la riapertura delle piscine saranno pressochè quelli utilizzati durante il post lockdown dello scorso anno.

Vi sarà il mantenimento delle distanze interpersonali tra gli utenti, con una organizzazione funzionale degli spazi e, dove possibile, percorsi differenziati per entrata e uscita.

Oltre alle misure su disinfezioni, distribuzione di gel igienizzante e gestione e registrazione delle presenze per 2 settimane, verrà chiesto ai gestori di garantire ai fruitori della piscina di poter fare una doccia saponata prima dell’ingresso in acqua, con l’obbligo di indossare la cuffia.

In più, oltre a garantire le corrette concentrazioni di cloro o disinfettante (in base al tipo di acqua), i gestori dovranno disinfettare tutte le attrezzature a ogni cambio di utilizzatore.

Il tempo stringe, le piscine devono ripartire il prima possibile poichè, come dice Menegon: “Il nuoto è considerata un’attività benefica che coinvolge tutte le fasce d’età“.


(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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