Attivo in paese il nuovo ufficio decentrato del Centro per l’Impiego. Oggi il convegno di Veneto Lavoro

Veneto Lavoro, attivo a Valdobbiadene il nuovo ufficio decentrato del Centro per l’Impiego

Questa mattina, giovedì 29 febbraio, la Villa dei Cedri a Valdobbiadene ha ospitato l’evento “Mercato e servizi per il lavoro nel territorio di Valdobbiadene”, promosso da Veneto Lavoro e Comune di Valdobbiadene con l’obiettivo di illustrare i nuovi servizi recentemente attivati a favore di cittadini e imprese. 

Parola al direttore Diego Tomasi – Video di Andrea Berton

Durante l’incontro si sono analizzate le caratteristiche, le peculiarità e le necessità, in termini economici e occupazionali, di tutta l’area dell’Alta Marca Trevigiana e delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene. 

Il commento dell’assessore Elena Donazzan – Video di Andrea Berton

Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Valdobbiadene Luciano Fregonese, del direttore di Veneto Lavoro Tiziano Barone e dell’assessore regionale Elena Donazzan, la coordinatrice dell’Osservatorio mercato del lavoro di Veneto Lavoro, Letizia Bertazzon, ha illustrato le principali dinamiche occupazionali che caratterizzano il territorio. 

L’intervista a Marina Montedoro – Video di Andrea Berton

Nel 2023 le assunzioni effettuate nell’Alta Marca Trevigiana sono state complessivamente 48.200, di cui oltre 15 mila a tempo indeterminato, e hanno interessato 38.300 lavoratori

Nell’anno si è registrato un aumento di 1.600 posti di lavoro dipendente, di cui 1.200 nel settore dei servizi, anche se, come nel resto della Regione Veneto, si osserva un trend di progressivo assestamento rispetto alla crescita occupazionale registrata nel periodo post-pandemico. 

Tendenze analoghe, in particolare, si registrano nei due comparti maggiormente rappresentativi del territorio: il vitivinicolo e il turismo

Nel comparto vitivinicolo dell’area della Docg Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore si sono infatti registrate oltre 3.600 nuove assunzioni, con una domanda di lavoro che, per le caratteristiche del settore, si rivela prevalentemente a termine, stagionale e legata ai picchi produttivi della raccolta; in crescita, al netto della stagionalità, anche i posti di lavoro. 

Nell’ambito dei servizi turistici, invece, nell’area delle Colline Patrimonio dell’Umanità si sono registrate oltre 2 mila assunzioni (+10% rispetto al 2022) e rispetto a 15 anni fa si registrano 2.500 occupati in più. 

Anche nell’Alta Marca Trevigiana si registrano però segnali di invecchiamento della forza lavoro: nel 2004 i residenti in età lavorativa (15-64 anni) erano circa 222.400, mentre nel 2022 sono 214.300 (-4%), ma se i residenti di età compresa tra i 50 e i 64 anni sono in forte crescita (+32%), quelli in età 15-35 anni sono il 18% in meno. 

Raffaella Bordin, dirigente di Veneto Lavoro per gli ambiti territoriali di Treviso e Belluno, e l’assessore valdobbiadenese Martina Bertelle hanno successivamente illustrato i servizi per il lavoro attivi sul territorio, a cominciare dal nuovo “recapito” di Veneto Lavoro, un ufficio periferico gestito da personale qualificato che consente di accedere a tutti i servizi erogati dai Centri per l’Impiego del Veneto. 

Il servizio permette ai cittadini residenti a Valdobbiadene e nelle località limitrofe di ricevere informazioni e servizi di orientamento e accompagnamento al lavoro direttamente negli uffici del municipio, senza doversi recare al Centro per l’Impiego territorialmente competente di Montebelluna. 

L’ufficio è ospitato nella sede municipale di Piazza Marconi ed è attivo il primo e il terzo mercoledì del mese, in sinergia con lo Sportello Lavoro già attivo nel Comune di Valdobbiadene il secondo e il quarto mercoledì del mese. 

I cittadini possono svolgere colloqui individuali, stipulare patti di servizio personalizzati, ricevere servizi di orientamento professionale, candidarsi alle offerte di lavoro disponibili sul territorio e ottenere voucher formativi, mentre le imprese possono ricevere supporto nel reclutamento di personale, nell’adempimento degli obblighi previsti in materia di collocamento mirato delle persone con disabilità e nell’attivazione di tirocini. 

Il servizio si rivolge a una platea potenziale di circa 10 mila persone in età lavorativa (15-64 anni) residenti nel Comune di Valdobbiadene e in quelli limitrofi e si rivolge a un tessuto imprenditoriale che conta circa 3.500 aziende, per lo più di piccole dimensioni, di cui oltre 800 hanno effettuato assunzioni nell’ultimo biennio. 

In chiusura di mattinata, Marina Montedoro, presidente dell’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, Diego Tomasi, direttore del Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg, e Paolo Andreolli, direttore della Scuola di Ristorazione Dieffe di Valdobbiadene, si sono confrontati nel corso di una tavola rotonda su caratteristiche, fabbisogni e prospettive di sviluppo del territorio in termini economici e occupazionali. 

“Aprire un recapito territoriale – spiega il direttore di Veneto Lavoro – significa per noi perseguire quello che è il nostro scopo, ovvero avvicinarci il più possibile a cittadini, lavoratori e imprese che hanno bisogno di un supporto in ambito lavorativo. Questo implica però una collaborazione istituzionale per la quale ringrazio in particolare l’amministrazione comunale di Valdobbiadene. Il cambiamento è una delle caratteristiche principali del mercato del lavoro e il territorio di Valdobbiadene, che oggi è diventata un’area fondamentale per lo sviluppo economico, e quindi occupazionale, non solo dell’area dell’Alta Marca Trevigiana, ma di tutta la regione, ne è un testimone esemplare”. 

“Nella programmazione regionale – sottolinea l’assessore Donazzan -, per ottimizzare l’incrocio della domanda e offerta di lavoro abbiamo voluto investire sulla prossimità, avvicinando il servizio pubblico dei Centri per l’Impiego ai cittadini, laddove il territorio ce lo chiede. L’apertura di un recapito fisico di Veneto Lavoro nella sede municipale di Valdobbiadene è un esempio concreto di questa scelta, che non è scontata in un mondo sempre più digitalizzato dove noi vogliamo continuare a investire nel rapporto umano, nel contatto diretto, nella prossimità, in particolare per rendere più accessibili i servizi alle persone più fragili”. 

“È indiscutibile – aggiunge la presidente Montedoro – come il riconoscimento Unesco in zona abbia portato nuove opportunità di sviluppo anche del comparto del lavoro. Parliamo di un’area le cui performance 2023 in termini di presenze turistiche rispetto all’anno pre-Covid sono state nettamente al di sopra delle aspettative con un + 17 % rispetto ad una media regionale veneta di + 11%. Aver favorito un turismo lento, sostenibile e di qualità, grazie alle numerose iniziative che il nostro territorio sa offrire, ha portato anche ad una crescita occupazionale in particolare nei settori agricolo, alberghiero e della ristorazione che diventano strategici quando parliamo di turismo”.

“Per gestire le nostre colline – evidenzia il direttore Tomasi – abbiamo bisogno di 5 milioni di ore di manodopera che è sempre più difficile evadere, anche perché le lavorazioni richiedono una specifica professionalità. Se è vero che di questi 5 milioni di ore, 1 milione viene utilizzato per la vendemmia nell’arco di poche settimane, notiamo che sta aumentando sempre di più la necessità di inserire manodopera specializzata anche durante tutto il corso dell’anno per un’accurata attività gestione del vigneto e del territorio, anche a tempo indeterminato. Ecco quindi che accogliamo con favore tutte quelle iniziative che possano contribuire a sostenere tali fabbisogni e contribuire quindi a tutelare, valorizzare e sviluppare le potenzialità e le eccellenze di questo straordinario territorio”.

(Foto e video: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata). 
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