Aumenti delle tariffe per le piscine di Valdobbiadene e Vittorio Veneto. Nasce nel Montebellunese l’iniziativa del Pd per aiutare gli impianti natatori

Continua il momento difficile degli impianti natatori italiani dopo le restrizioni del periodo pandemico e l’aumento dei costi energetici degli ultimi mesi.

Il Comune di Valdobbiadene, per venire incontro con un piccolo segno alla società che gestisce le piscine del paese, ha approvato la richiesta della Montenuoto di aumentare dal primo giugno le tariffe per l’ingresso, le lezioni e i corsi di nuoto all’interno della struttura di via Massimiliano Kolbe.

“Ogni anno vengono aggiornate le tariffe in base agli aumenti Istat – commenta il sindaco Luciano Fregonese -. Quest’anno le tariffe non corrispondono al reale aumento Istat che, purtroppo, è maggiore. Gli aumenti di 10-30 centesimi che abbiamo introdotto, pari all’8-10%, non coprono di certo gli aumenti dei costi energetici. Un aumento Istat è normale e si tratta comunque di tariffe molto basse e agevolate attraverso contributi del Comune”.

Il sindaco ha parlato anche delle iniziative straordinarie a sostegno delle piscine come la realizzazione dell’impianto fotovoltaico e lo stanziamento di 30 mila euro per ammodernare l’impianto di ricircolo e filtrazione dell’acqua nell’ottica del risparmio idrico (queste si aggiungono ai contributi straordinari dati lo scorso anno).

Le piscine di Valdobbiadene non sono le uniche ad aver applicato un aumento delle tariffe.

“Anche noi abbiamo avuto degli aumenti – afferma Ambra Polesel, presidente della Nottoli Nuoto di Vittorio Veneto -. Le tariffe per le attività istituzionali le definiamo noi mentre il Comune si occupa di quelle degli accessi pubblici. Da settembre 2022 abbiamo applicato un lieve aumento del 5% e dal prossimo 2 giugno, quando apriremo la piscina esterna, ci sarà un ulteriore aumento di 20 centesimi per l’accesso al nuoto libero. I costi energetici, purtroppo, ormai si sono assestati al 300%”.

“Il nostro è un problema enorme – conclude -. Stiamo aspettando un intervento dal Comune di Vittorio Veneto perché le nostre piscine sono vecchie e negli ultimi anni non è stata cambiata neanche una piastrella. Le piscine sono strutture peculiari, con impianti più delicati e onerosi rispetto ad altri sport, e per questo hanno bisogno di un occhio di riguardo. Visto che l’attività fisica cambia la vita alle persone, non è pensabile andare avanti solo con gli aumenti per gli utenti, altrimenti il nuoto diventerà uno sport di nicchia che potranno praticare solo determinate categorie di persone”.

Intanto a livello nazionale arrivano buone notizie per il mondo delle piscine: nei giorni scorsi è stato approvato un ordine del giorno, presentato dai parlamentari del Partito Democratico, per impegnare il governo ad introdurre degli aiuti per le piscine.

“Un primo passo – commenta Davide Quaggiotto dei Democratici per Montebelluna -. Grazie al lavoro di coordinamento con i nostri rappresentanti in Parlamento, alla Camera è stato approvato un provvedimento per il mondo delle piscine. L’iniziativa nasce nel Montebellunese e raccoglie le istanze degli impianti natatori locali che hanno manifestato una necessità avvertita da tante piscine in Italia. L’ordine del giorno approvato è stato presentato da Mauro Berruto, primo firmatario, Piero Fassino e Rachele Scarpa”.

Quaggiotto ha ricordato che il provvedimento nasce per dare voce ai problemi del territorio, in particolare al grido d’aiuto lanciato dagli impianti natatori di Valdobbiadene e Montebelluna.

“Parere favorevole del Governo – ha dichiarato qualche giorno fa il deputato democratico Berruto, responsabile sport Pd – su un ordine del giorno a mia firma che finalmente riconosce la necessità di estendere agli impianti sportivi e a quelli natatori il credito d’imposta e lva al 5% per l’acquisto di gas ed energia termica. Paradossalmente chi acquistava non direttamente gas, ma il prodotto finito, ovvero l’energia termica, era escluso dagli aiuti. Molti impianti sportivi e piscine, hub della salute e del benessere psicofisico, ma energivore per eccellenza, erano beffardamente escluse, dopo aver sostenuto costi abnormi nei mesi scorsi. Ora il Governo agisca!”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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