Ieri sera, domenica 6 ottobre 2019, si è conclusa la prima edizione del “Valdobbiadene Jazz” per una tre giorni valdobbiadenese che ha celebrato la passione per questo genere musicale nato agli inizi del Ventesimo secolo come evoluzione di forme musicali già utilizzate dagli schiavi afroamericani.
Un’intuizione fortunata per un evento che, nonostante fosse alla prima edizione in un territorio sicuramente non abituato a proposte di questo tipo, ha incontrato il gradimento di turisti e residenti entusiasti della novità. Una Valdobbiadene che si è vista “capitale del Jazz” per tre giorni grazie a 13 concerti e più di 50 musicisti che hanno animato il centro storico del paese nel quale anche le attività commerciali hanno contribuito a creare quella speciale atmosfera che gli organizzatori avevano pensato per l’occasione.
Proprio per questo, grande è stato l’impegno dei commercianti di Valdobbiadene nel realizzare vetrine a tema “jazz” con strumenti musicali, spartiti e perfino qualche pagnotta a forma di note musicali, creando una cornice suggestiva che da tempo non si vedeva in paese. E forse ha fatto la differenza rendendo consapevole la comunità valdobbiadenese della possibilità di realizzare eventi culturali e artistici di ampio respiro in grado di unire insieme amministrazione comunale, associazioni, scuole ed esercenti commerciali per portare a termine un obiettivo ambizioso.
Il successo della manifestazione, confermato anche dalle parole del sindaco di Valdobbiadene, Luciano Fregonese, e dell’assessore alla cultura, Giorgia Falcade, fa ben sperare anche per le edizioni future e per altri progetti che, a partire dai primi mesi del 2020, avvicineranno i giovani del territorio all’arte musicale.
Tanti gli artisti di spicco che si sono esibiti durante la prima edizione del “Valdobbiadene Jazz”: Sarah Jane Morris, icona del jazz moderno, Paul Millns, Butch Coulter, i Licaones, Helga Plankensteiner, Max Lazzarin, Elisabeth Geel e molti altri.
L’evento è stato ideato e organizzato dal Consorzio Valdobbiadene con il sostegno dell’amministrazione comunale, l’apporto fattivo di Banca di Credito Cooperativo Prealpi San Biagio e la collaborazione di Seit Elettronica, Trattoria alla Cima, Confraternita di Valdobbiadene, delle cantine Bisol, Bortolin Angelo, Bortolomiol, Col Vetoraz, Fasol Menin, Mionetto, Produttori Valdobbiadene, Valdo Spumanti, Villa Sandi, di Hotel Diana, di Ca’ Natalìa e La Casetta insieme al bar Roma e al bar Fiori.
Questo progetto innovativo, inoltre, si è potuto fregiare del patrocinio del Touring Club Italiano, della Regione Veneto e del Cuoa di Altavilla Vicentina coinvolgendo anche l’Isiss “Giuseppe Verdi”, la scuola di ristorazione “Dieffe Piero Berton” e la scuola media “Efrem Reatto” di Valdobbiadene.
Gli studenti, inseriti nel modulo di alternanza scuola-lavoro, si sono occupati dell’accoglienza, del supporto tecnico e dei social media mentre la direzione artistica del festival è stata affidata a Vincenzo Barattin.
Tra le realtà associative del territorio valdobbiadenese, inoltre, non si può dimenticare l’associazione “Amici della Musica” di Valdobbiadene che ha curato alcuni interventi del concerto “Studenti in Jazz Band Ensamble”.
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(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto e Video: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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