“Carenza di primari al San Valentino di Montebelluna”, i sindaci del territorio rassicurano il Comitato per la salvaguardia dell’ospedale

La carenza di primari denunciata dal Comitato permanente per la salvaguardia dell’ospedale di Montebelluna ha sollevato i commenti dei sindaci delle aree coinvolte nel tavolo di discussione in sede del comitato dei sindaci e della Regione Veneto (vedi articolo).

“La questione è già stata sottoposta all’attenzione dell’Ulss da parte del Comune di Montebelluna – precisa il primo cittadino di Valdobbiadene Luciano FregoneseHo chiamato il sindaco stamattina che mi ha detto di aver già ricevuto risposta dal direttore generale, il quale ha rassicurato che sono in fase di pubblicazione i concorsi per assunzione. Ho anche interessato il comitato dei Sindaci di distretto ex Ulss 8″.

Più che puntare l’indice sulla mancanza delle figure apicali, per la quale può essere che siano stati indetti dei concorsi, rilevo una carenza generale della sanità nelle zone periferiche dell’Asolano e della Pedemontana del Grappa – afferma il sindaco di Asolo Mauro Migliorini – Per esempio, il servizio vaccinale e di medicina preventiva è stato chiuso qui ad Asolo e ora i cittadini che abitano in questa zona devono spostarsi fino a Castelfranco e Montebelluna per poter vaccinare i propri figli: questo trovo sia un disservizio notevole, a cui si poteva trovare rimedio. Quindi bene per la battaglia del Comitato, ma il territorio stava già soffrendo per una condizione generale della sanità locale”.

“Non c’è nulla di cui preoccuparsi – conferma il sindaco reggente di Montebelluna Elzo Severin – perché il direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi ha già risposto anche ad un’interpellanza scritta: si tratta di un normale turnover con primari che vanno in pensione e vengono sostituiti, primari che si trasferiscono e vengono sostituiti”.

“I concorsi banditi hanno i loro tempi e un loro iter, e l’eventuale periodo di vacanza del posto non crea problemi alle attività ospedaliere, dato che c’è sempre un responsabile nominato pro tempore: il primario è l’organizzatore del reparto e il personale medico deve essere in grado di gestire ogni situazione si presenti” spiega.

Anche sulla situazione del personale Severin punta a rassicurare cittadini e pazienti: “Non mi risulta ci siano carenze. La quantità di personale è adeguata“.

Alla richiesta del Comitato ai sindaci di attivarsi nei confronti di Regione e azienda sanitaria, il primo cittadino montebellunese risponde che “il direttore generale, da noi interpellato e che gode della nostra massima fiducia, ha fornito tutte le garanzie possibili, anche per iscritto“.

“Il direttore dell’Ulss2 Francesco Benazzi ci informa costantemente di queste criticità alle conferenze dei sindaci e per questo lo ringrazio – afferma il sindaco di Maser Claudia Benedos – Non trovo ci siano negligenze da parte dell’azienda. Semplicemente mancano medici in generale: effettivamente se un medico vuole far carriera, spesso preferisce i grandi hub come Treviso e Mestre e non i piccoli ospedali di provincia”.

Sono passati meno di due anni da quando il Comitato per la salvaguardia dell’ospedale di Montebelluna esultava per la nomina del nuovo primario di cardiologia, il dottor Alessandro De Leo.

A sostegno c’erano state anche 18mila firme raccolte tra i cittadini negli anni precedenti; l’attesa del Comitato, da lì in poi, avrebbe riguardato i responsabili dei reparti di Medicina, Geriatria e Pediatria, la Banca del sangue e la sistemazione dei parcheggi. “Su quest’ultimo tema – conclude Severin – ho avuto un incontro in Regione un mese e mezzo fa e ho avuto rassicurazioni che la procedura sta andando avanti”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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