Ulteriori indagini sulla qualità dell’aria, sulla frequenza di malattie correlate con l’esposizione a inquinanti aerei e studio epidemiologico su indicatori di salute della popolazione in relazione alla storia residenziale: queste le linee di lavoro previste nell’ambito del protocollo d’intesa, relativo alla valutazione del possibile impatto del “Cementificio Rossi” sulla salute della popolazione, condiviso oggi da Comune di Pederobba, Ulss 2, Arpav e Università di Brescia.
Il documento è stato illustrato, in municipio a Pederobba, dal sindaco Marco Turato, dal direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi, dal direttore tecnico dell’Arpav Carlo Terrabujo e da Francesco Donato, professore di igiene all’Università degli Studi di Brescia (insieme nella foto).
Il protocollo prevede, nel dettaglio, tre tipi di studi. Il primo una serie di indagini Arpav sulla qualità dell’aria: proseguirà l’attività di monitoraggio della qualità dell’aria in corso presso la stazione fissa di Onigo. Secondo, studi sulla mortalità e sulla frequenza di malattie nella popolazione residente: il dipartimento di prevenzione dell’Ulss 2, con il supporto del Ser (Servizio epidemiologico regionale), curerà l’analisi dei dati di mortalità e di frequenza delle più significative malattie correlate all’inquinamento dell’aria, comparando i dati di Pederobba con quelli dei comuni limitrofi e, più in generale, con il contesto provinciale, regionale e nazionale.
Si aggiunge uno studio epidemiologico su indicatori di salute degli abitanti nei comuni dell’area, in relazione alla loro storia residenziale: l’Ulss 2, con la collaborazione del comune di Pederobba e dei comuni limitrofi, con il supporto tecnico-scientifico del Ser e con la supervisione del professor Francesco Donato, condurrà uno studio sui residenti nel comune di Pederobba e nei comuni limitrofi.
Lo studio prevede la ricostruzione della storia residenziale in soggetti “esposti” e “non esposti”, residenti cioè nelle aree a maggiore e minore ricaduta delle emissioni del Cementificio e l’analisi della mortalità per causa, dell’incidenza dei tumori e della frequenza dei ricoveri ospedalieri negli stessi soggetti, in un determinato periodo di tempo. Il tipo di studio scelto (definito tecnicamente “studio di coorte storico”) risulta oggi il più affidabile in termini scientifici per misurare il possibile impatto di esposizioni ambientali in soggetti residenti nell’area nel corso del tempo. La conclusione delle attività di studio e di indagine è prevista nell’arco di un anno.
La definizione di questo protocollo rappresenta un primo punto di arrivo di un lungo lavoro che ha visto collaborare attivamente Comune di Pederobba, Ulss 2, Arpav e Servizio epidemiologico regionale, vale a dire le più importanti istituzioni del territorio deputate alla tutela della salute in rapporto all’inquinamento. Una collaborazione, quella che ha dato vita al protocollo d’intesa, che nasce dalla volontà di migliorare e intensificare le azioni di monitoraggio sanitario e ambientale nel territorio in cui sorge il “Cementificio Rossi”.
(Fonte e foto: Ulss 2).
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