Doveva essere una bella serata di ritrovo annuale con gli amici della classe 1996, si è trasformata in un incubo.
E’ quanto accaduto a Treviso nella notte tra venerdì 20 e sabato 21 dicembre ad un 23enne di Valdobbiadene, precisamente nel parcheggio della discoteca di zona Fonderia.
“L’epilogo è stato il ricovero al Ca’ Foncello di Treviso con tre denti rotti, una ferita alla tempia, entrambi gli occhi neri e uno zigomo fratturato” – hanno raccontato i genitori del ragazzo – “ma la dinamica dei fatti è ben diversa da come si potrebbe pensare o da quanto si è detto in queste ore, visto che l’esame alcolemico effettuato in ospedale era negativo”.
“Dopo la cena le classi 1996 e 1999 si sono recate a Treviso in corriera per proseguire la serata in una discoteca – continua la famiglia -, ma per la già elevata affluenza non è stato permesso al gruppo di accedere; così tutti si sono recati in un altro locale con la corriera. Nostro figlio non ci è andato perchè durante il viaggio una ragazza si era sentita male e lui ha deciso di rimanere insieme a lei, visto che le sue condizioni fisiche non miglioravano”.
“Si sono quindi recati nel locale più vicino per ripararsi dalla pioggia, appunto la discoteca della Fonderia, per ricaricare il telefono di nostro figlio, che si era scaricato, in modo da chiamare un taxi o l’ambulanza se la ragazza fosse peggiorata. Alla chiusura del locale, tra le 3.30 e le 4, la ragazza stava sempre peggio e perciò nostro figlio ha chiesto aiuto ad un gruppo di persone di colore che si trovavano dentro al locale, anche perchè continuava a piovere”, prosegue il racconto dei genitori del ragazzo.
“Invece di aiuto ha ricevuto più volte risate e prese in giro – continua la famiglia -, così ha insistito alzando la voce e, attorno alle 5 di mattina, si è risvegliato in un bagno di sangue nel parcheggio, mentre la ragazza era completamente svestita e in stato confusionale“.
“Nostro figlio è ancora ricoverato in ospedale, la ragazza è stata dimessa – concludono i genitori del valdobbiadenese – Abbiamo fatto denuncia alle forze dell’ordine, ma non accettiamo che nostro figlio venga descritto per quello che non è, ha sempre avuto la testa sulle spalle e lo ha dimostrato anche la scorsa notte”.
(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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