Sono ore difficili per l’Ipab “San Gregorio” e per gli operatori sanitari dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, impegnati contemporaneamente su due fronti molti delicati: i contagi da Covid in alcuni padiglioni degli Istituti San Gregorio a Valdobbiadene e la necessità di spostare i primi pazienti con sintomi lievi o per il post terapia intensiva all’ex ospedale del paese.
Ieri i tamponi rapidi hanno dato questo risultato: 15 ospiti positivi al Padiglione Fabris, 8 ospiti positivi negli altri padiglioni e 4 contagi tra i dipendenti.
Dopo l’ultimo controllo di oggi si aggiungono altri due ospiti positivi al Padiglione Fabris e un positivo nelle altre strutture.
Ormai sembra che il focolaio Covid sia circoscritto e fin da subito i positivi sono stati isolati dagli altri ospiti con un’azione rapida che ha permesso di arrestare l’avanzare inesorabile del virus.
“Ci siamo confrontati con il medico infettivologo – ha precisato Alberto Prandin, presidente dell’Ipab San Gregorio – che abbiamo contattato per capire se la nostra strategia di contrasto al virus fosse efficace. Ci è stato detto di fare i tamponi giornalmente oltre ad altre indicazioni su come si deve vestire il personale per ridurre al minimo ogni possibile occasione di contagio”.
Per un ospite degli Istituti San Gregorio, purtroppo, è stato necessario il ricovero a Treviso mentre tutti gli altri o non hanno sintomi o hanno una sintomatologia lieve come la classica tosse.
“Per l’altro fronte caldo – continua il presidente Prandin – l’Ulss 2 preme per lo spostamento dei primi pazienti al Guicciardini. I posti a disposizione sono 60 ma la mia proposta è stata quella di partire con 30 pazienti dopo aver risolto il problema del personale. Questa sera incontreremo gli infermieri e, se daranno la loro disponibilità, già dalla prossima settimana potrebbero esserci i primi trasferimenti di pazienti dagli altri ospedali”.
Anche il governatore del Veneto, Luca Zaia, è tornato proprio ieri sul tema del recupero degli ospedali dismessi per un contributo all’emergenza ospedaliera in corso.
I ricoveri per Covid negli ospedali veneti, rispetto alla prima fase dell’emergenza, sono più brevi ma c’è la necessità di ridurre la pressione in alcune strutture: per questo realtà come il Guicciardini si riveleranno molto preziose per questa lotta serrata al Coronavirus.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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