“Coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano ma sono ovunque noi siamo”: è stata scelta questa frase di Sant’Agostino per l’epigrafe di Benito Spadaro, 85enne di Bigolino mancato all’affetto dei suoi cari nella giornata di mercoledì 29 dicembre.
Ultimo di sette fratelli, era nato a Valdobbiadene e da giovane era emigrato in Svizzera dove ha conosciuto la moglie Aurora.
Molto portato per i lavori manuali, si arrangiava a fare un po’ di tutto e aveva lavorato come muratore e anche in fabbrica, al Calzificio Sisi di Valdobbiadene.
Era sempre molto disponibile quando qualcuno gli chiedeva qualche lavoro di giardinaggio e, finché ha potuto, si è occupato del suo orto e del suo giardino.
La sua grande passione era la corsa a piedi e anche quella in montagna, aveva partecipato a diverse maratone e per un periodo aveva giocato a calcio, maturando anche l’esperienza di allenatore.
“Nostro padre era una persona alla mano e molto disponibile con tutti – spiega il figlio Fabio – Era molto legato alla sua famiglia e amava tanto i suoi nipoti: da poco era diventato bisnonno ed era molto felice per questo. Aveva un bel rapporto anche con i suoi fratelli”.
Spadaro lascia la moglie Aurora, i figli Lucia con Renato e Fabio con Jessica, i nipoti Beatrice, Isabella e Nicola, la pronipote Maddalena, le sorelle, il fratello, le cognate, i nipoti, i parenti, gli amici e tutte le persone che gli hanno voluto bene in vita.
L’ultimo saluto al caro Benito si terrà lunedì 3 gennaio alle ore 15 nella chiesa parrocchiale di Bigolino mentre il Santo rosario sarà recitato domenica 2 gennaio, alle ore 19.30, nella stessa chiesa.
(Foto: Onoranze funebri Pederiva).
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