Dante e il Veneto: “provocazioni dantesche” dagli studenti dell’Isiss Verdi di Valdobbiadene

Continuano le iniziative degli studenti dell’Isiss “Giuseppe Verdi” di Valdobbiadene in occasione del Dantedì, la giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri che si è celebrata in tutta Italia lo scorso 25 marzo.

La data è stata approvata il 17 gennaio 2020 in vista delle celebrazioni per il settecentesimo anniversario della morte del poeta, avvenuta il 14 settembre 1321.

Nella pagina Facebook “Isiss Verdi Valdobbiadene”, i ragazzi hanno proposto diversi video online con “provocazioni culturali” molto interessanti, come la libera interpretazione di alcuni canti, un ripasso veloce per un’interrogazione sul “Sommo Poeta” e un’intervista allo stesso Dante (qui il link).

Un bel modo per celebrare degnamente un vero e proprio orgoglio per tutta la nazione e per sfruttare al meglio le potenzialità della tecnologia per far fronte ai limiti e alle restrizioni provocate dall’emergenza Covid.

Costanza Condotta, Claudia Covolan, Massimo De Lucia, Lorenzo Palese, Denis Silva e Andrea Spinelli, studenti della 4B del liceo scientifico, opzione scienze applicate, hanno approfondito il rapporto tra Dante e il Veneto.

“Come ben sapete, quest’anno sono 700 anni dalla morte del ‘Sommo Poeta’ Dante Alighieri, autore di uno dei capolavori della letteratura mondiale, la Divina Commedia – spiegano i ragazzi – Per celebrare tale evento, alcuni degli alunni della classe 4B liceo scientifico, opzione scienze applicate, hanno realizzato un power point per riscoprire il Veneto dantesco: i luoghi in cui si possono ancora trovare tracce del passaggio del poeta per antonomasia, colui che ha segnato profondamente la lingua italiana”.

Nel loro lavoro i ragazzi hanno parlato della città di Verona, sottolineando le parole di Cacciaguida, antenato di Dante, che gli profetizza l’esilio e l’ospitalità che troverà in città (Paradiso, canto XVII, verso 70).

“Il poeta lo incontra in Paradiso – scrivono i ragazzi -, nel Cielo di Marte o degli Spiriti combattenti per la fede. Il Grand Lombardo è Bartolomeo. La scala è lo stemma degli Scaligeri che ancora oggi si vede sui monumenti della città, affiancato alle ali d’aquila simbolo del vicariato imperiale degli Scaligeri”.

Dante cita anche Feltre e Treviso, con il suo soggiorno in città testimoniato dalle lapidi che ricordano il passaggio del poeta, in particolare quella posta nel punto in cui il Cagnano confluisce nel Sile (“e dove Sile e Cagnan s’accompagna”) oltre a Padova e Rovigo.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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