Domani l’Avab Valdobbiadene festeggia 40 anni con un esercitazione antincendio boschivo a Domion

Come i collegi di Segusino (qui l’articolo) in quest’inizio d’autunno anche l’Avab (Associazione Volontari Antincendio Boschivo) comunale di Valdobbiadene spegnerà quaranta candeline. L’appuntamento è fissato per l’intera mattinata di domani, sabato 20 ottobre, tra il piazzale di Pianezze e località Domion, con un’esercitazione antincendio in grande stile che coinvolgerà anche i pompieri volontari di Segusino, Maserada e Pederobba, il Soccorso Alpino e gli operatori di Prealpi soccorso onlus.

La nostra associazione – ha dichiarato Cristian Tessaro, presidente dell’Avab Valdobbiadene dal 2015 – è nata nel 1978 su iniziativa di Fabio Baratto. Ad oggi è formata da 28 volontari, di cui tre donne, che ho volutamente introdotto durante questo mio primo mandato. In questi quarant’anni abbiamo compiuto molti interventi regionali e nazionali, in particolare abbiamo partecipato alle ultime emergenze terremoto portando il nostro sostegno alle popolazioni di L’Aquila, nel 2009, dell’Emilia-Romagna nel 2012 e ad Ascoli Piceno, nelle Marche colpite dall’emergenza neve seguita al terremoto dell’autunno 2016″.

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“Nel 2009 – ha proseguito Tessaro – siamo intervenuti a Riese Pio X, Comune colpito da una violenta tromba d’aria, l’anno successivo alcuni nostri volontari hanno affrontato l’emergenza acqua a Meduna di Livenza, mentre nel luglio scorso abbiamo affiancato i Vigili del Fuoco a Levada di Pederobba, allagata dall’esondazione del torrente Nasson (qui l’articolo). Senza trascurare i continui interventi di messa in sicurezza delle strade per la caduta di rami ed alberi ogni qual volta avvenga un temporale, la pulizia dei sentieri montani e del parco del Piave, la costante prevenzione nelle scuole con esercitazioni antincendio e terremoto”.

Come si svolgerà l’esercitazione di domani? “L’appuntamento è fissato alle 6.45 nella nostra sede in via Roma – ha risposto Cristian Tessaro – poi, alle 7.30, faremo il primo briefing a Pianezze e, subito dopo, accenderemo cinque fumogeni in località Domion, due nel prato e tre nel bosco. Alle 7.45 inizierà ufficialmente l’esercitazione con una mia chiamata, alla quale gli uomini, divisi in squadre, risponderanno trasportando l’acqua in quota usando l’autobotte, i mezzi antincendio e depositandola in una vasca da 3 mila litri, che sarà continuamente rabboccata e che servirà come base da cui prendere l’acqua per spegnere i cinque principi d’incendio. Il Soccorso alpino, invece, interverrà simulando il recupero di un volontario ferito”.

“Voglio ringraziare Fabio Rebuli, titolare della malga Domion – ha concluso Tessaro – per averci messo a disposizione la sua proprietà. Con questo gesto ha ricambiato l’aiuto che gli avevamo dato nelle ultime due estati per affrontare l’emergenza siccità che aveva messo a dura prova le ‘pose’ dove si abbeverano le sue mucche al pascolo”. Terminata l’esercitazione con il briefing di mezzogiorno, i volontari potranno finalmente spegnere le quaranta candeline associative al ristoro Pianezze “da Zhendron”.

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(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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