Nessun pericolo valanghe a Valdobbiadene anche se nei social qualcuno ha lanciato l’allarme con immagini difficili da interpretare per i non addetti ai lavori.
A svelare l’arcano il sindaco di Valdobbiadene, Luciano Fregonese, che ha spiegato che “il Comune sta monitorando assieme alla Regione l’area. Abbiamo avuto scambi di mail e comunicazioni con la Regione. Non ci sono valanghe ma solo punti in cui ci sono state delle prove da parte del Cai di Pieve di Soligo e punti in cui il vento ha portato via la neve“.
“Magari la neve si è mossa ma le valanghe sono cose diverse da quelle che ci sono sulle Prese – conclude Fregonese – Ogni anno succede che per il vento la neve si sposti, ma quelle non sono valanghe. Esiste infatti un monitoraggio continuo del rischio valanghe che non va mai sottovalutato. I controlli ci sono e anche per questo la strada che da Pianezze porta a Mariech e Domion è chiusa al traffico veicolare e bisogna prestare molta attenzione“.
Il Cai pievigino quattro giorni fa ha eseguito una stratigrafia e una prova del blocco di slittamento.
“Il primo test serve per verificare quanti strati ci sono all’interno del manto nevoso (1,25 metri di neve e presenza di 3 strati diversi per il caso di Valdobbiadene) mentre con il secondo si va a verificare la stabilità del manto nevoso con le sollecitazioni di uno sciatore – spiega il Cai di Pieve di Soligo – Il grado di pericolo era 4 (su una scala da 1 a 5), una situazione quindi molto pericolosa. Abbiamo eseguito i test nei pressi di Malga Barbaria. Vi invitiamo ad una frequentazione responsabile della montagna. Dotatevi di una pala e di una sonda anche se siete con le ciaspe”.
L’opera del Cai è sempre molto preziosa e nei giorni scorsi alcuni soci della sezione di Pieve di Soligo, appartenenti al Soccorso Alpino e Speleologico Veneto-Cnsas, si sono recati anche in Cadore e Comelico per lo sgombero della neve presente sui tetti di molti edifici pubblici.
Nel pomeriggio di oggi, comunque, si è aperto un piccolo dibattito per capire la vera natura del fenomeno osservato a distanza da alcune persone che hanno iniziato a disquisire sulla differenza tra valanghe e slavine.
Rispetto alla montagna di Valdobbiadene, invece, l’invito è alla massima prudenza e rimane interdetto alle automobili l’accesso alla strada che dal piazzale di Pianezze porta al Monte Cesen.
Intanto, non mancano gli appassionati che fanno a gara per immortalare la montagna valdobbiadenese in tutto il suo splendore dopo le ultime nevicate di una stagione invernale che non potremo dimenticare per la sua stranezza.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Facebook).
#Qdpnews.it