È stata inaugurata nella giornata di ieri, sabato 9 ottobre, a Saccol di Valdobbiadene la Locanda MaMaGiò.
Grande emozione per Romano Vedova che è riuscito a portare a compimento un’idea maturata ancora anni fa e che ora è divenuta realtà, nella sua Saccol.
“Qua 30 anni fa è partita l’attività di occhialeria, in un piccolo spazio situato all’interno della struttura – afferma Romano – Dopo, l’evoluzione naturale del lavoro ha fatto sì che l’azienda fosse poi spostata in un’area industriale diversa. Perciò con il tempo è maturata appunto l’idea di realizzare una struttura turistica dedicata al pubblico“.
È nata così MaMaGiò, una scelta del nome particolare che Romano ha così voluto motivare: “Una denominazione dedicata alle mie tre ‘perle’ Mattia, Martina e Giorgia, i miei tre figli, le loro iniziali sono il nome della locanda“.
Una struttura che, a detta anche di Romano, deve essere ancora collaudata al 100% ma che vuole arrivare alla clientela e al pubblico nel migliore dei modi.
“MaMaGiò vuole accogliere i clienti per la sua personalità – fanno sapere dalla struttura ricettiva – Vogliamo personalizzare ogni servizio dalla prima colazione fatta in casa in tutti i suoi aspetti, all’organizzazione del tour di cui c’è l’imbarazzo della scelta fino a ogni forma di scambio culturale tra persone tramite esperienze, sentimenti e sensazione. Ci teniamo all’emotività”.
La locanda inoltre si pone anche in un tema importante, sorgendo in una zona cuore delle colline Unesco Conegliano Valdobbiadene, ovvero quello della sinergia con il territorio.
“Siamo ben disposti ad avere una collaborazione con associazioni, cantine ed aziende – precisa Romano Vedova – Tutti enti che promuovono il territorio e che danno importanza al bene primario, ovvero il turista, che va aiutato nel cogliere le varie sfumature del territorio”.
Al taglio del nastro ufficiale della locanda erano presenti anche il consigliere regionale Tommaso Razzolini, il vicesindaco di Valdobbiadene Pierantonio Geronazzo, l’assessore allo sport Anna Vettoretti e il sindaco di Quero/Vas Bruno Zanolla.
Grandi emozioni dunque in casa Vedova per una giornata che ha dato al territorio valdobbiadenese un tassello in più per la valorizzazione di un’area Patrimonio dell’umanità.
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