I cinghiali danneggiano ettari di pascoli sul Cesen a Valdobbiadene, allarme dalle malghe

Allarme cinghiali sul Cesen: nei giorni scorsi decine di ettari di pascoli e terreni (nella foto l’esito di un “raid” del 2015, sempre sul Cesen) sono stati devastati da una colonia di animali. Un video dei danni è stato pubblicato in rete ed ora il Comune vuole correre ai ripari, anche perché i proprietari di malghe e parti della zona sono disperati. 

Una vera e propria strage di terreni, che ha fatto tornare il ricordo dell’altra annata disastrosa, quella tra il 2014 e 2015 e ora l’assessore all’agricoltura e vice sindaco Pierantonio Geronazzo si rivolge alle associazioni venatorie.

Nei prossimi giorni, contattato da alcuni proprietari di terreni che hanno subito i danni, il vice sindaco ha programmato un incontro per verificare le soluzioni da adottare. Da Provincia e Regione, a cui sono state inviate le segnalazioni potrebbe partire la richiesta di intervento della riserva di caccia alpina, e dei cacciatori selezionatori. Negli anni scorsi un risultato immediato fu ottenuto, ma la rapidità di riproduzione degli animali va oltre le più nere aspettative.

Sono previsti anche contributi, ma non coprono i danni. Gli enti in questo periodo poi non dispongono di molti fondi ad hoc. “Per recuperare l’attività dei pascoli ora i terreni vanno fresati e lavorati – spiega il vice sindaco Geronazzo – ma serve molto tempo. I cinghiali, nel periodo di freddo e gelate in montagna, vanno alla ricerca di radici da mangiare e con le loro zanne arano nel vero senso della parola il terreno rendendolo impraticabile per le bestie al pascolo, impervio e paludoso, e quindi franabile, quando piove”.

Della questione è stato interessato anche il consigliere regionale Gianpietro Possamai: “C’è il problema che i cinghiali non sono cacciabili se non con sistema di eradicazione e selezione con cacciatori abilitati, molto impegnativo, da richiedere molte uscite notturne. Credo che l’amministrazione debba sensibilizzare gli uffici regionali della provincia a chiedere ora un impegno straordinario della riserva Alpina”.

(Fonte: redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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