Saranno i pazienti dell’ospedale di Montebelluna i primi ospiti del Guicciardini, che nella mattinata di oggi ha ufficialmente aperto i battenti: il nosocomio montebellunese, infatti, risulta avere la situazione più critica tra tutti gli ospedali dell’Ulss2 Marca trevigiana, vista la scelta di lasciare il vicino ospedale di Castelfranco Veneto covid free.
“I pazienti che arriveranno – spiega il direttore generale dell’Ulss2 Marca Trevigiana Francesco Benazzi – sono coloro che hanno già compiuto un percorso ospedaliero e che risultano avere pochi sintomi lievi, la loro permanenza sarà breve per poi concludere le cure a domicilio”.
Le camere, con due posti letto e dotate di ossigeno per le eventuali emergenze, garantiranno 30 posti aggiuntivi alla sanità regionale. “La garanzia – conclude Francesco Benazzi – è che il livello sanitario di questa struttura sarà molto alto: infermieri, Oss e medici sono dei professionisti che garantiranno, dal punto di vista sanitario, una massima copertura a pazienti e famigliari”.
Il ringraziamento del direttore generale va a tutto il personale medico presente nella struttura, all’amministrazione comunale di Valdobbiadene, alla regione Veneto e a tutti quei volontari che hanno permesso la messa in sicurezza e l’apertura in tempi record di questo ospedale, chiuso dal 1999 e che ad oggi vede anche la presenza di un punto tamponi.
Soddisfatto dell’apertura anche il sindaco di Valdobbiadene Luciano Fregonese: “La giornata di oggi è molto importante per i valdobbiadenesi. Non si parla del lavoro di una singola persona, ma questo risultato è stato possibile grazie a mesi di lavoro e di sinergia da parte dell’Ulss2, dell’Ipab San Gregorio della cooperativa Orchidea e di tutti i volontari”.
Saranno due i piani massi a disposizione ai pazienti Covid: “Questa è la dimostrazione – conclude il primo cittadino – di come la nostra realtà territoriale si sia fatta trovare pronta per garantire un ulteriore sostegno agli ospedali”.
La gestione del personale sanitario è affidato alla coordinatrice infermieristica Nadia Cavalli e sarà diviso in tre turni: l’assistenza medica sarà infatti garantita su tutto l’arco della giornata dalla presenza di due medici e di due Oss per ogni turno: “A breve – spiega la dottoressa – arriverà anche un’infermiera di grande esperienza che per anni ha lavorato con me e che si preoccuperà di dare un sostegno professionale a tutto il personale”.
Una nuova vita quella del “Guicciardini” che a detta del sindaco Fregonese potrebbe rimanere operativo anche dopo la fine dell’emergenza sanitaria: “Abbiamo un tavolo aperto con la regione del Veneto e l’azienda sanitaria da diversi mesi. Dopo il rinnovo dell’accordo di programma del 2008 qualche mese fa, che prevede il completamento delle opere all’interno della cittadella socio sanitarie nei prossimi sei mesi si saprà il destino di questa struttura”.
La messa in sicurezza della struttura è stata possibile grazie ai volontari e al prezioso aiuto dell’antincendio Boschivo di Valdobbiadene che già durante la prima ondata della pandemia ha reso accessibile l’ospedale: “Siamo riusciti a recuperare altri due volontari – spiega Cristian Tessaro coordinatore dell’Avab di Valdobbiadene – e questo ci permette di affrontare i turni di 24 ore per garantire assieme ai vigili del fuoco la sicurezza della struttura”.
Attorno alle ore 11 il primo paziente è arrivato nella struttura che risulta essere operativa. Anche Valdobbiadene da oggi al fianco della sanità per dare un contributo alla lotta contro il Covid.
(Fonte: Simone Masetto © Qdpnews.it).
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