I danni e gli allagamenti provocati dalla “bomba d’acqua” che la scorsa domenica si è abbattuta principalmente sulla zona occidentale di Valdobbiadene, in particolare nella frazione di San Vito, nell’area del Santuario della Madonna di Caravaggio e anche in località Perine, hanno spinto a riflettere sulle cause di queste devastazioni.
Anche Anna Spinnato, capogruppo in consiglio comunale a Valdobbiadene della lista d’opposizione “Valdo d’Italia e d’Europa”, ha voluto manifestare il suo pensiero concentrandosi sul problema dei cambiamenti climatici e delle azioni necessarie per affrontarli senza farsi trovare impreparati.
“Vogliamo esprimere innanzitutto la nostra vicinanza alle famiglie che hanno subito danni – ha dichiarato il consigliere comunale Anna Spinnato – e il nostro ringraziamento alla Protezione civile e ai volontari tutti, che in breve tempo hanno ripulito le strade e aiutato i residenti. Sollecita anche l’amministrazione comunale che subito ha istituito un Centro Operativo Comunale (Coc) e la possibilità di raccogliere al più presto le segnalazioni di danni. Una riflessione va comunque fatta in questi momenti: come possiamo fronteggiare questi fenomeni e prevenire i danni?”.
“Partiamo da una consapevolezza – prosegue Spinnato – Questi fenomeni si stanno ripetendo da tempo e sono destinati a ripetersi, forse sempre più spesso: il cambiamento climatico lo stiamo sperimentando anche noi. Non dobbiamo operare più solo dopo i fatti, per occuparci dei danni prodotti, ma intervenire sulle cause, programmando e attuando iniziative e politiche innovative, senza tentennamenti e timori”.
Secondo il consigliere Spinnato bisognerebbe lavorare per portare avanti queste azioni: decidere di fermare il consumo di suolo, intervenendo con politiche adeguate sul recupero dell’edificato esistente; evitare ulteriori cementificazioni; mappare e misurare, con i parametri di oggi, la capacità di trattenere le acque delle piogge nei terreni impermeabilizzati e regolarne lo scorrimento in superficie; se necessario, aumentare il numero dei tombini e grigliati per poter far defluire correttamente le acque bianche; pianificare una pulizia costante di canali e tombini, prevedendo una capacità di intervento straordinario in presenza di previsione ed allerta meteorologici.
“Tutte le istituzioni sono chiamate a collaborare – conclude Spinnato – e anche il Comune dovrà fare la sua parte: importanti fondi europei saranno disponibili per chi progetta un futuro sostenibile. Proviamo a farci trovare più preparati rispetto a quello che la natura ci ha fatto e ci farà sperimentare”.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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