Questa mattina in piazza Guglielmo Marconi i Carabinieri forestali di Valdobbiadene hanno consegnato al sindaco Luciano Fregonese la targa di riconoscimento dell’iscrizione nell’Elenco degli alberi monumentali d’Italia, curato dalla Direzione generale dell’economia montana e delle foreste – Difor IV, del faggio di quasi 300 anni di Pianezze, situato vicino alla malga comunale Frascada Bassa.
Una bella notizia per Valdobbiadene che, oltre alle colline Patrimonio dell’Umanità, vuole farsi conoscere dal mondo anche per la bellezza dell’ambiente montano ricco di vari esemplari di flora e di fauna.
“Splendido esemplare di dimensioni considerevoli posto a fianco di un altro faggio di dimensioni simili – si legge in una nota storico-culturale -, vicino a due vecchi edifici (testimonianza del legame indissolubile tra il ‘fagher’ e la ‘casada’). Il legno di faggio duro e pesante, ma facile da lavorarsi, è sempre stato utilizzato per mobili, per vari utensili di lavoro e di uso domestico, come combustibile o per la produzione di carbone”.
I dati generali sull’albero sono: nome scientifico (Fagus sylvatica L.), nome comune (Faggio), età stimata (270 anni), circonferenza a metri 1,30 (412 centimetri), altezza dendrometrica (28,5 metri), identificativo elenco (01/L565/TV/05).
Il faggio di Valdobbiadene è un Albero Monumentale d’Italia e chiunque danneggi o abbatta questa pianta sarà punito con una sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 5 mila a 100 mila euro (legge 14 gennaio 2013, numero 10, articolo 7).
Rispetto alla specie, il faggio è un albero che raggiunge i 30-35 metri di altezza (raramente i 40 metri) e diametri del tronco di 80-150 centimetri.
La corteccia è di colore grigio chiaro, liscia con caratteristiche striature orizzontali; la base del tronco, con l’età, può formare un ritidoma con screpolature e fessurazioni.
Le foglie sono semplici, alterne, caduche, di forma ellittica o ovale-ellittica, verde chiaro e poi brune alla caduta (è albero monoico e fiorisce in aprile-maggio).
L’areale comprende tutta l’Europa occidentale: al Nord e Centro Europa il faggio è specie di pianura, al Sud diventa specie montana.
È specie mesofila e sciafila, preferisce suoli fertili, freschi, di medio impasto e ben drenati.
(Foto: Comune di Valdobbiadene).
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