Il Tar del Lazio dà ragione al Comune: sconfitto il Ministero, presto in arrivo oltre un milione di euro per il centro polifunzionale di Bigolino

Il Tar del Lazio, con sentenza depositata il 18 luglio 2022, ha accolto il ricorso promosso dal Comune di Valdobbiadene contro il provvedimento con cui il Ministero dell’Istruzione aveva escluso l’ente dal contributo di un milione e 200 mila euro per la realizzazione del centro polifunzionale per la famiglia al posto della vecchia scuola elementare di Bigolino.

Il provvedimento di esclusione era arrivato come una doccia fredda lo scorso gennaio: secondo il Ministero, il Comune non avrebbe avuto diritto al cospicuo contributo in quanto l’edificio da demolire non era già destinato in passato a centro polifunzionale.

A nulla era servita l’istanza di riesame in autotutela con cui l’amministrazione guidata dal sindaco Luciano Fregonese aveva chiesto al Ministero di tornare sui suoi passi.

Non restava quindi altra strada se non quella di ricorrere al Tar: in base al bando, secondo il Comune, poteva essere ammesso a contributo anche chi avesse voluto recuperare un vecchio edificio pubblico adibito in precedenza ad altra funzione, com’era nel caso di Bigolino.

Di qui il ricorso affidato all’avvocato Luca Mazzero, con un esito favorevole per Valdobbiadene: il Tar del Lazio, competente in materia di ricorsi contro i provvedimenti delle amministrazioni dello Stato, ha dato integralmente ragione al Comune.

Per i giudici romani era corretta l’interpretazione del bando offerta dal Comune di Valdobbiadene e non c’era alcuna ragione per escludere il progetto dell’ex scuola di Bigolino.

Quel progetto, infatti, è in linea con le finalità previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e va inserito in graduatoria.

“Siamo ampiamente soddisfatti dell’esito della causa – commenta il primo cittadino Fregonese -. Il Tar ha confermato quanto avevamo sempre sostenuto e ha riconosciuto la bontà della nostra iniziativa che centra perfettamente gli obiettivi posti dal Pnrr. Avevamo fatto il massimo sforzo per approvare un progetto esecutivo, pensato nei minimi dettagli tecnici, per ottenere il massimo dei punti previsti. L’esclusione decisa dal Ministero, benché il progetto nella prima fase si fosse collocato quasi ai vertici della graduatoria nazionale, ci aveva lasciati sbigottiti. La sentenza fa giustizia e ci mette ora nelle condizioni di ripartire con entusiasmo”.

“Il caso di Valdobbiadene è il primo ad arrivare a sentenza ed è destinato a costituire un precedente autorevole per molti altri Comuni italiani – aggiunge l’avvocato Mazzero -. Le questioni di diritto erano piuttosto complesse, ma sono sempre stato convinto che il Comune avesse interpretato il bando ministeriale nell’unico modo ragionevolmente possibile”.

Il Comune, vinto il ricorso, attende ora che il Ministero dell’Istruzione pubblichi la graduatoria definitiva.

Valdobbiadene ad agosto 2021 era risultato primo in graduatoria col miglior punteggio a livello nazionale, pari a 95/100, a testimoniare la qualità del progetto candidato.

L’auspicio è che ora sia riconosciuto il sostanzioso contributo di un milione e 200 mila euro: il centro polifunzionale per la famiglia di Bigolino, quindi, potrebbe essere presto realtà.

(Foto: Comune di Valdobbiadene).
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