Metti un sabato pomeriggio di turismo “lento” a Saccol di Valdobbiadene, passeggiando senza fretta tra i ripidi vigneti di uva glera e le rive verdeggianti in cui crescono malva, luppolo, acanto, robinia, erbe officinali e tante altre specie vegetali, avendo negli occhi l’ondeggiante panorama collinare, divenuto Patrimonio dell’Unesco proprio per l’eccezionale connubio tra viticoltura eroica e paesaggio.
Per poi “sigillare” la camminata con la degustazione di prodotti locali, tra cui il prosecco superiore di Elena Agostinetto, e con la cena imbandita dal ristorante “Alla Pergola” di Livio De Stefani, accanto all’oratorio di San Gottardo, impiegando nei piatti erbe spontanee e funghi di stagione abbinati a sapori della Sicilia.
L’immersione nella natura, nella viticoltura e nella storia di questa terra, “benedetta” da un’esposizione microclimatica unica e dalla pregiata cru Cartizze, ha aperto la seconda edizione di “Saccol e il suo valore ambientale”, iniziativa che invita a scoprire l’ambiente dove nasce il vino spumante di Valdobbiadene, il più bevuto al mondo.
Lanciata la scorsa estate, da un’idea di “quattro amici al bar”, come dice Daniele Agostinetto, viticoltore di Saccol, la proposta è cresciuta per impegno e sostenitori: “Siamo partiti con un piccolo evento, ma quest’anno abbiamo voluto realizzare una rassegna con più incontri, in cui ci interessa mettere in evidenza l’aspetto ambientale del nostro paese, in rapporto con la cultura del vino. E abbiamo anche trovato undici sponsor che ci sostengono”.
Il programma, composto da tre date, è stato messo a punto dalla Pro loco di San Pietro di Barbozza e dall’associazione “Amici del Bosco” di Pieve di Soligo, con il patrocinio del Comune di Valdobbiadene e la collaborazione dell’associazione “Valdobbiadene nel cuore”.
Al primo appuntamento hanno partecipato una quarantina di persone, che da San Gottardo hanno imboccato l’erta del Croset, il colle che si erge a “nume” del borgo, ricamato dai rigogliosi vigneti.
Dopo il benvenuto istituzionale ricevuto dal vicesindaco Pierantonio Geronazzo, gli escursionisti si sono diretti verso la cima del colle, seguendo il racconto di Francesco Da Broi, lo specialista delle erbe spontanee degli “Amici del Bosco”, che ha illustrato i piccoli (eppure grandi) tesori naturali di Saccol che ricoprono le rive.
Il passato remoto del borgo è riemerso con l’approfondimento sul castello medievale del Mondeserto, eretto a vedetta sul Col Croset attorno al XII secolo (poi bunker e osservatorio austro-ungarico), e sulla millenaria chiesetta di San Biagio di Stana, ritenuta la più antica testimonianza cristiana di Valdobbiadene.
Per arricchire di contenuti la passeggiata, sono stati invitati Enrico De Mori, delegato ambiente e paesaggio del Fai Veneto (che nelle colline del Prosecco tutela il borgo di Rolle, nel Comune di Cison di Valmarino) e Giampietro Comolli, l’esperto in economia politica agraria e in marketing territoriale, che dal 2005 al 2009 ha diretto il Forum Spumanti di Valdobbiadene (raccogliendo l’eredità della storica mostra spumantistica), nonchè uno dei più noti esperti di “bollicine” italiane, fondatore dell’Ossevatorio Vini Spumanti – Ovse.
Chi ha perduto il primo incontro ravvicinato con l’ambiente di Saccol, può rifarsi giovedì 22 luglio dalle 20, quando nella sala “Bel Croset” del ristorante “Alla Pergola”, il biologo Diego Ivan, ricercatore dell’Università di Padova e curatore del libro “Herbarium: 116 erbe in Cartizze”, racconterà il mondo delle erbe in vigna.
Ivan illustrerà le sue ultime ricerche scientifiche, attinenti alla gestione del cotico erboso nel vigneto per favorire la biodiversità e la salute della vite. La serata del 22 luglio è stata sostenuta dalla cantina Ruggeri, i cui spumanti saranno degustati insieme alle ricette a base di erbe spontanee locali proposte dallo chef De Stefani alla fine della conversazione.
Il terzo e ultimo appuntamento con la rassegna si terrà in un significativo luogo della memoria di Saccol: l’ex scuola elementare “VII Umanitaria”, chiusa nell’anno scolastico 1969-1970, dopo mezzo secolo di lezioni impartite ai bambini della frazione (oggi vi hanno trovato sede anche gli “Amici del Bosco”).
Giovedì 29 luglio, dalle 20 si sta tutti con il naso all’insù nella serata astronomica “Il cielo su Valdobbiadene”, a cura di Giuseppe De Donà, responsabile nazionale della sezione quadranti solari dell’Unione astrofili italiani. Seguendo il verso dantesco “E quindi uscimmo a riveder le stelle”, guiderà i partecipanti nell’osservazione della Luna, delle costellazioni e dei pianeti Giove e Saturno. Incontro stellare completato dal buffet, preparato dal ristorante “Alla Pergola”, e dai calici di Valdobbiadene Docg Agostinetto.
Per ragioni organizzative e per garantire il puntuale rispetto delle normative vigenti contro la diffusione del Covid-19, è gradita la prenotazione ad ogni incontro chiamando il numero 349 2416503 (Mara Boz).
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata – Saccol e il suo valore ambientale).
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