“Per qualcuno, una sfida e un passaggio inarrestabile e obbligato. Per noi, un colossale sbaglio che rischia di danneggiare il territorio collinare a esclusivo vantaggio di quello di pianura, uniformandolo e slegandolo dal suo contesto, ma soprattutto dal suo prodotto più famoso e identificativo”.
La Confraternita di Valdobbiadene interviene a gamba tesa sull’ipotesi, più volte ventilata e recentemente tornata fortemente d’attualità, di Consorzio unico: “Nessuna velleità campanilistica – afferma il Gran maestro Enrico Bortolomiol -, a farci scendere in campo è piuttosto la ferma convinzione che il nostro territorio è unico e irripetibile. Così come unico e autentico è il suo prodotto, che deve esservi legato in modo indissolubile, senza possibilità di equivoci”.
Secondo la Confraternita unificare le Denominazioni significherebbe non solo vanificare gli sforzi e i sacrifici di quanti, uomini e donne, hanno creduto nel prodotto locale puntando tutto sulle sue peculiarità, ma anche disconoscere le differenze microclimatiche che conferiscono indubitabilmente valore aggiunto e che pongono il ‘Conegliano Valdobbiadene Docg’ al vertice della piramide qualitativa.
Pertanto la Confraternita respinge categoricamente l’ipotesi del Consorzio unico, che andrebbe a penalizzerebbe in modo irreparabile l’area storica di produzione, che non a caso gode del riconoscimento Unesco in riferimento al lavoro ‘eroico’ dei suoi vitivinicoltori.
È inoltre fondamentale, fanno sapere, che il Consorzio di Tutela sia espressione del territorio; le varie categorie che lo compongono devono essere rappresentate da attori fortemente convinti di perseguire la strada che porta a un forte riconoscimento identitario, senza scendere a compromessi e soprattutto consapevoli di essere fautori del proprio futuro.
La Confraternita invita i produttori ad associarsi al Consorzio di Tutela e sollecita i soci a partecipare attivamente al voto della prossima settimana: “E’ il momento di mostrare coesione territoriale e propositività, orgoglio delle nostre radici storico-culturali e senso di appartenenza – conclude il Gran Maestro – per non dimenticare che le nostre origini sono alla base del successo della Denominazione”.
(Fonte e foto: Confraternita di Valdobbiadene).
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