Le due scuole superiori di Valdobbiadene lavorano alla ripartenza: “Gli studenti vogliono ritornare in classe”

In un momento in cui l’opinione pubblica e il mondo della politica mostrano segni di divisione rispetto alle strategie per affrontare le prossime fasi dell’emergenza Covid, da Valdobbiadene arriva una bella immagine di unità con i dirigenti scolastici delle due scuole secondarie di secondo grado del paese che si sono incontrati per parlare delle sfide legate alla riapertura delle scuole prevista per il 7 gennaio 2021.

Giuliana Barazzuol, dirigente scolastico dell’Isiss “Giuseppe Verdi”, e Alberto Raffaelli, dirigente scolastico della Scuola di Ristorazione “Dieffe-Piero Berton”, si sono confrontati condividendo le preoccupazioni e i punti di forza dei loro istituti che lavorano alacremente per il ritorno a scuola in sicurezza degli alunni.

Tra gli argomenti di discussione anche le possibili collaborazioni future tra le due scuole del paese, nell’ottica della reciproca valorizzazione delle peculiarità che contraddistinguono i diversi istituti.

“Credo che al momento la preoccupazione maggiore riguardi proprio la ripartenza e le modalità con le quali potrà avvenire – spiega il dirigente scolastico Barazzuol -, a partire dal numero degli studenti che potremo ammettere all’interno delle nostre scuole. La nostra fortuna è legata al fatto cha abbiamo sempre avuto una grande interlocuzione con gli altri attori del territorio, a partire dall’amministrazione comunale di Valdobbiadene e dalla Provincia di Treviso”.

“Cerchiamo di fare squadra in maniera tale che questa ripartenza possa avvenire nella maniera più serena possibile – continua – Stiamo lavorando a questo obiettivo ascoltando tutte le informazioni che ci arrivano dagli enti come la Prefettura che sta coordinando questa fase così delicata. Rispetto a un anno fa, pur con tutte le difficoltà che stiamo attraversando, cerchiamo di avere una visione più positiva del futuro che ci aspetta”.

“L’emergenza Covid ha fatto capire l’importanza della scuola anche agli studenti che chiedono di tornare ad avere lezioni in presenza e ci mandano tanti segnali in questo senso – conclude il dirigente scolastico dell’Isiss “Giuseppe Verdi” di Valdobbiadene – Questo aspetto ci aiuterà a ripartire con uno spirito rinnovato”.

“Uno degli elementi che ha messo in risalto il Covid è proprio l’importanza della scuola – aggiunge il dirigente scolastico Raffaelli – In ogni caso, le istituzioni scolastiche hanno risposto a questi problemi con grande impegno ma siamo preoccupati perché il protrarsi di questa situazione potrebbe creare altre difficoltà. Per esempio, i ragazzi del secondo e del terzo anno sono venuti a scuola pochissimo e questa assenza dalle aule, pur compensata dalla didattica a distanza, è un elemento che pesa sulla loro formazione”.

“La preoccupazione non manca ma c’è anche uno sforzo enorme affinché i nostri ragazzi possano ritornare a scuola in sicurezza – prosegue Raffaelli – Queste riflessioni sono condivise con gli studenti e con le loro famiglie ma è giusto che sappiano che noi siamo pronti ad accoglierli. Pensare al fatto che i nostri alunni tornino a scuola per il 75% è molto impegnativo e speriamo che questo possa realizzarsi con la collaborazione di tutti”.

Non avevo mai assistito a scene di questo tipo: si annuncia in una classe che il giorno dopo si potrà tornare a scuola in presenza e c’è un boato, un’acclamazione – conclude il dirigente scolastico della Dieffe – Fino a un anno fa questo ci succedeva quando dicevamo che il giorno dopo ci sarebbe stata vacanza. Credo che questi siano segnali importanti che dobbiamo cogliere per una riflessione sui cambiamenti che ha portato la pandemia nella nostra società”.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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