Non vede una buca e si ferisce alla gamba, anche la Corte d’Appello dà ragione al Comune

Anche la Corte d’Appello ha escluso responsabilità del Comune nel caso della donna rimasta ferita dopo una caduta

La Corte d’Appello di Venezia ha rigettato l’appello proposto da una signora che aveva impugnato la sentenza emessa dal Tribunale di Treviso e che aveva rigettato la richiesta di risarcimento danni, per oltre 60 mila euro, nei confronti del Comune di Valdobbiadene in relazione all’incidente che la stessa assumeva essere ascrivibile alla responsabilità dell’ente pubblico per l’omessa custodia della strada.

“Nello specifico – commenta l’avvocato Federico Maria Corbò -, la signora in questione, in data 22 agosto 2016, si recava a Valdobbiadene in compagnia del marito. Verso le 10.30 scendeva dall’auto in via Villanova, non vedeva un buco, a lato strada, e si feriva alla gamba destra. Proponeva immediatamente ricorso avanti il Tribunale di Treviso, che veniva respinto. La decisione della Corte di Appello conferma che la signora, con la propria condotta, abbia avuto efficienza causale esclusiva nella produzione della sua caduta”.

L’avvocato ha sottolineato che la Corte d’Appello ha evidenziato, tra l’altro, che nella fattispecie andava condivisa la decisione del Tribunale in quanto la caduta era stata cagionata dalla distrazione della stessa, evidenziando che il tratto di strada era rettilineo e ben visibile anche per l’orario diurno e che emergeva una differenza cromatica della buca rispetto al terreno.

“È stata rigettata – continua – anche la domanda proposta in via subordinata ai sensi dell’articolo 2043 del Codice Civile, e anche le istanze istruttorie sono state ritenute irrilevanti. Ritengo che questa favorevole sentenza sarà molto utile da richiamare in casi analoghi, trattandosi di una decisione di una curia superiore. In particolare, evidenziando che la condotta del danneggiato si ponga come circostanza idonea a escludere la responsabilità dell’ente per omessa custodia, rappresentando un’ipotesi di caso fortuito”.

“In particolare – conclude -, oltretutto, quando manca l’intrinseca pericolosità della cosa e le condizioni della strada siano percepibili, la situazione di pericolo è suscettibile di essere prevista e superata attraverso l’adozione dello stesso danneggiato delle cautele normalmente attese e prevedibili in rapporto alle circostanze”.

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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