Quando si potranno organizzare ancora dei viaggi di istruzione? Gli studenti dell’Isiss “Giuseppe Verdi” di Valdobbiadene hanno voluto condividere con i lettori di Qdpnews.it la loro esperienza a Dublino, con la speranza di poter rivivere quanto prima delle altre giornate di studio e svago in giro per il mondo.
“Questa lunga quarantena – spiega lo studente Filippo Borella – probabilmente non ci farà ritornare a scuola. Inoltre, per noi ragazzi di quinta superiore l’esame sarà svolto in modo diverso rispetto agli anni precedenti.
Così, durante “la reclusione” forzata che stiamo vivendo, con nostalgia ritornano alla mente i ricordi dell’esperienza a Dublino con i compagni di scuola. L’estate scorsa, grazie ad un Pon (Programma operativo nazionale) della scuola, alcuni studenti delle attuali classi quinta liceo scientifico-scienze applicate e quinta meccanica hanno potuto partecipare a tre settimane di soggiorno studio a Dublino.
Per noi è stata un’esperienza importante per l’opportunità di potenziare la lingua inglese e alcuni aspetti economici, sociali e culturali della Brexit”.
“Ci alzavamo alle sette del mattino e facevamo una colazione in stile irlandese – continua – che solitamente consiste in una fetta di pane e marmellata, biscotti e un po’ di latte. Di solito gli irlandesi non bevono caffè e, se lo fanno, beh è disgustoso. Dopo la colazione ci recavamo alla fermata del bus per andare a scuola. La scuola iniziava alle 9 del mattino e nelle prime due ore di lezione lavoravamo sul nostro inglese parlato con il professor Cornal. Alle 11 avevamo una pausa di 20 minuti per degustare il caffè e i dolci irlandesi come merenda, poi vi erano le lezioni con il professor John, che ci parlava di storia e cultura irlandese e di Brexit fino alle ore 13″.
“Facevamo anche pratica per prepararci all’esame di livello B2 di inglese chiamato “First Certificate Exam” – prosegue -. Nel pomeriggio pranzavamo insieme e la scuola ci offriva un budget quotidiano con cui solitamente compravamo un panino al supermercato vicino alla sede”.
“Il pomeriggio era dedicato alle attività culturali – aggiunge lo studente del “Verdi” – per esempio visita alla città o alle cittadine limitrofe, oppure lavoravamo al progetto sulla Brexit. Solitamente, dalle 18 alle 19, vi era la cena con le famiglie e qualche sera ci siamo trovati tra di noi prima di andare a dormire. Abbiamo visitato la città di Dublino per prima, con le sue vie e costruzioni più famose come la Spire, la statua di James Joyce, Henry Street e la via dei negozi Grafton Street, la statua di Molly Malone (che è il simbolo della città), il distretto più famoso chiamato Temple Bar, il parco di St. Stephen’s Green, il centro città e la cattedrale di San Patrick. Nel primo fine settimana siamo andati in escursione nei magnifici giardini di Powerscourt e Glendalough: un luogo caratterizzato da una chiesa medievale e circondato da antichi alberi e grandi laghi. Poi la domenica siamo andati da Bray a Greystone attraverso un sentiero che costeggia il Mar d’Irlanda, a sud di Dublino”.
“Nella settimana successiva abbiamo visitato la libreria di Chester Beatty, la Galleria Nazionale Irlandese e un piccolo paesino sulla spiaggia di Malahide – continua – Il secondo fine settimana lo abbiamo passato nella città medievale di Kilkenny, dove abbiamo visitato il birrificio Smithwick. La domenica mattina seguente siamo stati ai giardini botanici e il pomeriggio alla spiaggia di Sutton nella penisola di Howth. La terza settimana è stata dedicata al famoso Trinity College, dove abbiamo ammirato il Libro di Kells, allo stadio Aviva, famoso per il rugby, alla Hugh Lane Gallery (che conserva le opere e lo studio del grandissimo artista Francis Bacon) e al ponte di Samuel-Beckett (progettato dal famoso architetto Santiago Calatrava). Oltrepassato il ponte ci siamo “imbarcati” nella Jeanie Johnston, copia della nave che trasportò gli emigrati irlandesi negli Stati Uniti durante la Grande Carestia, infine abbiamo visitato il Museo di Storia Naturale”.
“Nel nostro ultimo sabato in Irlanda – conclude – siamo stati nella fabbrica della Guinness e poi, la domenica, siamo stati a Belfast per conoscere la capitale dell’Ulster e visitare lo spettacolare museo del Titanic. Dopo questa fantastica esperienza possiamo dire che Dublino è una città meravigliosa dove vivere anche se piuttosto trafficata e turistica. Ci sono una varietà di efficienti trasporti pubblici come autobus, treni, tram. È un luogo silenzioso e pulito, ha molti parchi pubblici e aree verdi dove mangiare, leggere un libro, giocare a frisbee o rilassarsi. La città offre una vivace vita notturna nei fine settimana: ci si può divertire ad ascoltare concerti dal vivo nei pub o ascoltare artisti di strada suonare o cantare, il tutto bevendo una buona pinta di birra. Infine, gli irlandesi sono stati molto cordiali e ci hanno fatto passare tre bellissime settimane”.
(Fonte e Foto: Redazione Verdi’s Express, il giornalino dell’Isiss “Verdi” di Valdobbiadene).
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