A Valdobbiadene si realizzerà la riforma sanitaria territoriale tanto attesa dalla popolazione: è quanto emerso dall’incontro, dal titolo “Il ritorno del Guicciardini al territorio”, ospitato ieri sera all’auditorium “Celestino Piva”.
I saluti iniziali sono stati affidati al sindaco Luciano Fregonese, al presidente dell’Ipab San Gregorio Alberto Prandin, al direttore generale dell’Ulss 2 Marca Trevigiana Francesco Benazzi, e al direttore della Direzione Edilizia ospedaliera a finalità collettiva della Regione Veneto, Paolo Fattori.
Il direttore dell’Ipab San Gregorio, Mauro Volpato, ha parlato dell’accordo di programma tra Regione del Veneto, Comune di Valdobbiadene e Ulss 2 illustrando i lavori di prossima esecuzione.
Il direttore Uoc Servizi Tecnici e Patrimoniali dell’Ulss 2, Peter Francis Casagrande, ha avuto il compito di spiegare i progetti per l’attuazione del Pnrr all’ex ospedale Guicciardini di Valdobbiadene: nuovo Ospedale di Comunità, nuova Casa della Comunità e nuova Centrale Operativa Territoriale.
L’accordo di programma tra Regione del Veneto, Comune di Valdobbiadene e Ulss 2 risale al 2007 e si è concretizzato per la prima parte nel 2012 con la realizzazione della struttura gestita dall’Ipab San Gregorio.
Nel 2020 l’accordo (si parla di 6 milioni e mezzo di lavori) è stato sbloccato e integrato prevedendo la demolizione del Padiglione Geronazzo, per realizzare un parcheggio da 150 posti auto, e la ristrutturazione impiantistica e strutturale dei padiglioni Fabris e Piva.
Questo primo intervento verrà portato avanti dall’Ipab San Gregorio e la demolizione avverrà entro la fine dell’anno per completarsi con buona probabilità a febbraio con la liberazione dell’area.
Il secondo intervento vedrà come protagonista l’Ulss 2 Marca Trevigiana: si parla di un cantiere da 13 milioni e 600 mila euro per un investimento complessivo di 20 milioni e 100 mila euro in totale.
Si tratta di un progetto, che utilizza i fondi Pnrr – Missione 6 Sanità, vincolato ai tempi stretti che l’Europa ha imposto per beneficiare di queste risorse: lavori conclusi entro il 2025 e rendicontazione nei primi mesi del 2026.
Verrà demolito il “Padiglione Degenze”, che negli ultimi anni ha ospitato anche l’ospedale Covid e il Covid Hotel, e verrà costruito un nuovo edificio di 4 piani, di cui due interrati, di 23 mila metri cubi.
Grazie a questo intervento Valdobbiadene avrà un Ospedale di Comunità da 30 posti letto e una Casa della Comunità con 15 poliambulatori più 5 stanze per medici di Medicina Generale, guardia medica e infermieri di comunità.
Ci sarà anche un’ala destinata alla Centrale Operativa Territoriale (Cot) che gestirà i rapporti tra l’ospedale e il territorio rafforzando le cure domiciliari (L’obiettivo per il futuro è spingere sulla telemedicina con analisi da remoto).
L’altra importante novità è un punto di primo intervento, una sorta di “pronto soccorso alleggerito” con ambulanze e tutto il necessario per questo servizio.
Nella nuova struttura ci sarà anche un piano per l’Unità riabilitativa territoriale con 25 posti letto, che si aggiungono ai 30 posti letto dell’Ospedale di Comunità.
“Credo che tutta Valdobbiadene – commenta il sindaco Fregonese -, anche più di una generazione, debba essere orgogliosa di questo traguardo. La chiusura del nostro ospedale risale a 20 anni fa. A quel tempo tutta la comunità di Valdobbiadene si era mobilitata e impegnata per una riconversione ospedaliera che ora è realtà. Credo che abbiamo avuto decine di migliaia di valdobbiadenesi che si sono impegnati per questo risultato. Le risorse e i progetti ci sono e presto partiremo con i lavori”.
“A Valdobbiadene si realizza la riforma sanitaria territoriale – aggiunge il presidente Prandin -. Gli Istituti San Gregorio si inseriscono in questo progetto partecipando con risorse nostre. In una parte del nuovo immobile ci sarà l’Unità riabilitativa territoriale e manterremo la comunità alloggio. Si inseriranno i servizi del distretto dell’Ulss 2 Marca Trevigiana con l’attività ambulatoriale accreditata con il servizio sanitario nazionale. Il punto di primo intervento sarà inserito nella Rete di urgenza – emergenza regionale. Voglio specificare che parliamo di progetti concreti perché le risorse ci sono”.
(Foto: Comune di Valdobbiadene).
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