È scoppiato un altro incendio a Saccol di Valdobbiadene, a meno di 300 metri da dove si era sviluppato il rogo della scorsa settimana (qui l’articolo): questa volta a prendere fuoco intorno alle 13 di oggi, giovedì 28 aprile, è stato il tetto dell’edificio della Canevel Spumanti, cantina che ha sede su una collina di via Roccat e Ferrari.
Il fumo è stato visibile a qualche chilometro di distanza per tutto il pomeriggio di oggi.
Sul posto, in seguito all’allarme lanciato da un confinante, sono intervenute tempestivamente squadre dei Vigili del fuoco dei distaccamenti di Treviso, Montebelluna e Vittorio Veneto – oltre ai volontari di Asolo e del Basso Feltrino – che hanno richiesto l’intervento dell’autogru per cercare di raggiungere il tetto dell’edificio, che si trova a un’altezza notevole.
I pompieri sono stati impegnati nello spegnimento delle fiamme vive per poi procedere alla messa in sicurezza del tetto. L’incendio pare sia stato infatti causato da un cortocircuito ai pannelli solari.
Attorno alle 17 di oggi, con l’incendio ormai circoscritto, Federico Girotto, amministratore delegato e presidente della Canevel Spumanti, ha affermato: “Un nostro confinante ci ha avvertito che le fiamme e il fumo si stavano propagando nel tetto della nostra azienda, sopra all’impianto di imbottigliamento, in quanto nessuno dei nostri dipendenti (impegnati all’interno) si era accorto di nulla”.
“Ringrazio i Vigili del fuoco che ci hanno assistito con grande cura, tempestività ed efficacia. Non conosciamo ancora le cause dell’incendio, appena sarà spento faremo al più presto le opportune analisi. I dipendenti, grazie al cielo, non hanno corso alcun pericolo e nessuno si è fatto niente. Ritengo doveroso fare loro una particolare menzione per come si sono prodigati fin da subito nelle prime attività di emergenza” conclude.
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata – Vigili del fuoco).
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