Nuovo ponte di Vidor, gli amministratori incontrano Veneto Strade: “Entro fine anno la presentazione del progetto definitivo per la V.I.A”

Il ponte di Vidor
Il ponte di Vidor

Sono compatti e determinati ad andare avanti insieme gli amministratori trevigiani che nella mattinata di martedì 11 luglio hanno partecipato all’incontro con Veneto Strade a Mestre per capire quali sono gli aggiornamenti sulla progettazione del nuovo Ponte di Vidor.

Presenti i sindaci di Vidor, Valdobbiadene e Crocetta del Montello, Mario BailoLuciano Fregonese e Marianella Tormena, il sindaco di Cornuda e consigliere provinciale con delega alla viabilità Claudio Sartor, il vicepresidente della Provincia di Treviso, Martina Bertelle, il vicesindaco di Pederobba, Sabrina Moretto, e il consigliere regionale Tommaso Razzolini.

“I tecnici incaricati da Veneto Strade – commentano gli amministratori – hanno dato conferma sull’inesistenza di particolari interferenze con altre infrastrutture attualmente presenti o che si stanno pensando di realizzare (come le casse di espansione) e hanno garantito che, entro fine anno, il progetto definitivo potrebbe essere presentato per la Valutazione di Impatto Ambientale“.

Mancano ancora alcuni passaggi con l’Autorità di Bacino e con la Soprintendenza, ma per ottobre è plausibile che si svolga un ultimo incontro tra amministratori locali e Veneto Strade prima del passaggio alla procedura di V.I.A.

L’infrastruttura, denominata “Nuovo collegamento tra la sinistra e la destra Piave alla Superstrada Pedemontana Veneta-Nuovo Ponte di Vidor“, è stata dichiarata fondamentale dai rappresentanti delle amministrazioni locali, considerando il costante aumento di traffico, in particolar modo pesante, che transita sull’attuale ponte di Vidor.

Rispetto agli anni scorsi, infatti, il volume di traffico è aumentato e l’apertura della Superstrada Pedemontana Veneta ha orientato ancora più mezzi verso questa infrastruttura.

“Veneto Strade e i professionisti incaricati della progettazione – spiega il sindaco Fregonese – hanno dimostrato grande professionalità nello sviluppo dettagliato di ogni aspetto tecnico, cosa che rassicura molto noi amministratori e ci permetterà di avere, entro alcuni mesi, un progetto definitivo utile per andare alla ricerca di fondi ministeriali per la realizzazione dell’opera”.

“Sicuramente – aggiunge il collega Sartor -, resta ora da affrontare il tema del finanziamento dell’infrastruttura per la quale ci attiveremo in più sedi. Propongo anche a qualche soggetto di non continuare a dire che ci sono alternative meno costose. Prima facciano i progetti con tanto di studi e analisi, come è stato fatto in questo caso, e poi si parli”.

“Nella sede di Veneto Strade a Mestre – commenta il consigliere regionale Razzolini – gli amministratori presenti hanno potuto vedere l’avanzamento delle richieste e delle varie autorizzazioni necessarie per chiudere il progetto definitivo. L’obiettivo di tutti è quello di chiudere questa importante fase entro i primi mesi del 2024. Si tratta di un piccolo ma fondamentale primo passo verso il nuovo ponte di Vidor. La strada da fare è ancora tanta ma siamo tutti fiduciosi“.

“Gli autotrasportatori trevigiani hanno appreso con soddisfazione le notizie  arrivate dopo l’incontro degli amministratori locali con i tecnici di Veneto Strade nel corso del quale è stata garantita per fine anno la presentazione del progetto definitivo del nuovo tracciato di accesso per il  Ponte di Vidor.

Questa infrastruttura, che collega la sinistra alla destra Piave e l’accesso a Feltre e Belluno, è storicamente strategica per il trasporto delle merci data l’importante realtà industriale esistente nel  Comune in cui insiste e in quelli limitrofi – afferma Danilo Vendrame, presidente gruppo autotrasporti Confartigianato Imprese Marca Trevigiana – Per chi conduce un mezzo pesante, l’attraversamento del ponte si rivela un incubo se si incrocia un altro autoarticolato. Si è costretti a rallentare e  se il conducente che si ha di fronte non è un esperto bisogna quasi fermarsi.”

“L’apertura della superstrada Pedemontana Veneta sta comportando un aumento del traffico merci nella zona. Vorrei sottolineare in questo ambito che, essendo questa infrastruttura priva di servizi per gli autotrasportatori (aree di sosta e rifornimento, punti di ristoro), il fenomeno dell’aumento del traffico dei camion verso il Ponte è dovuto anche al fatto che per trovarli i conducenti sono costretti a deviare sulla viabilità normale. – continua il presidente degli autotrasportatori Vendrame – Altro problema che segnalo è la sempre più difficile convivenza con i cicloturisti che percorrono i vicini tracciati delle colline del Prosecco. L’esigenza di garantire loro la possibilità di percorrere il ponte in sicurezza se da un lato rappresenta un dovere assoluto dall’altro significa viaggiare a velocità ridottissima e con un carico di stress e responsabilità notevole. Il nostro augurio è che ora che gli ostacoli tecnici sembrano essere stati superati si possano trovare i finanziamenti necessari per realizzare questa opera fondamentale per la mobilità.”

“Come Associazione – aggiunge Fausto Bosa,  Presidente di Confartigianato Imprese AsoloMontebelluna – diamo il massimo sostegno alle Amministrazioni comunali che si stanno impegnando per dar seguito alla progettualità e realizzazione dell’opera: riteniamo sia di fondamentale importanza per il territorio e per la salvaguardia e lo sviluppo delle imprese che vi operano. Grazie ad alcuni studi specifici portati avanti sulla Pedemontana e sulle conseguenze che avrebbe avuto sul nostro territorio, da anni ribadiamo che lo snodo di Vidor avrebbe subito un aumento di traffico, cosa che sta accadendo e che richiede un intervento tempestivo sulle infrastrutture per la gestione più fluida della viabilità.”

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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