Una voce fuori dal coro quella di Cesare De Stefani (nella foto), imprenditore titolare dell’Osteria senz’Oste di Valdobbiadene, che ha deciso di prendersela con chi sta continuando a dire che in Italia manchi il lavoro.
In queste settimane, infatti, tra i colli di Conegliano e Valdobbiadene sono in molti ad ammettere di far fatica a trovare persone disponibili a vendemmiare quando, nello stesso momento, c’è chi discute di impoverimento della società e di lavoro che non si trova.
“In questo periodo ci sono due allarmismi che non capisco – ha affermato De Stefani – Il primo riguarda la difficoltà a trovare lavoratori per le vendemmie e il secondo è quello relativo all’aumento della disoccupazione. Com’è possibile che le due cose possano coesistere? Se c’è la preoccupazione per l’aumento della disoccupazione non ci può essere quella per le vendemmie perché sarebbe un controsenso”.
“Alcuni dicono che è un problema perché si parla di lavori temporanei che non danno sicurezza – aggiunge il titolare dell’Osteria senz’Oste – ma per esperienza so che un imprenditore, quando vede che una persona lavora bene, può anche decidere di assumerlo e di tenerlo con sé a tempo pieno. Quando ho letto da qualche parte che a Valdobbiadene è aumentata la povertà mi sono irritato molto perché non è vero”.
“Pensiamo a questo momento – prosegue De Stefani – in cui il Covid-19 sta limitando l’ingresso di persone da Paesi dai quali solitamente provenivano i lavoratori impiegati durante le vendemmie. Se una persona ha voglia di lavorare il lavoro c’è ma sta agli italiani tirarsi su le maniche e proporsi senza aspettare il reddito di cittadinanza e senza andare in Comune a chiedere i bonus per la spesa”.
“Va detto che queste dinamiche incidono anche sulle tasse perché in Italia paghiamo gli alti costi del sociale e poi io faccio fatica a trovare manodopera per la mia azienda – conclude – Ci vuole gente che abbia veramente voglia di lavorare onestamente senza pesare sulla società. A me capita di fare dei colloqui con persone che sarebbero disposte a lavorare in nero per non perdere la disoccupazione: così non si può andare avanti perché creiamo dei parassiti della società”.
Inoltre, Cesare De Stefani ha annunciato di aver assunto due persone per controllare il rispetto delle regole per evitare la diffusione del Coronavirus negli spazi dell’Osteria senz’Oste.
Verrà data assistenza ai turisti e si monitorerà la correttezza dei comportamenti all’interno dell’osteria negli orari di punta e nelle giornate di maggior affluenza (l’entrata di una persona alla volta in osteria e l’igienizzazione delle mani prima di usare la tastiera).
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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