Grandi emozioni ieri in piazza Guglielmo Marconi a Valdobbiadene per lo spettacolo storico culturale organizzato ieri sera in occasione dei festeggiamenti per il Centenario di fondazione della Sezione Ana di Valdobbiadene.
La nuova piazza si è vestita a festa per accogliere centinaia di persone (le sedie posizionate dagli Alpini erano 590), in una serata che resterà nella storia di Valdobbiadene e dell’intera Sezione.
Prima dello spettacolo c’è stata un’introduzione a cura del vicepresidente della Sezione, Paolo Vanzin (nella foto sopra), e poi hanno preso la parola il presidente sezionale Massimo Burol e il sindaco Luciano Fregonese, che non ha nascosto l’emozione provata nel vedere una piazza gremita per manifestare la propria vicinanza e il proprio affetto agli Alpini.
Presenti in prima fila anche il consigliere regionale Tommaso Razzolini e il vicesindaco di Valdobbiadene, Pierantonio Geronazzo, che hanno apprezzato uno spettacolo capace di “toccare le corde del cuore” del pubblico.
La regia è stata affidata al giovane regista emergente Mattia Bello, che ha valorizzato in modo magistrale i testi scritti dal professor Maurizio Ruggiero e dallo storico Luca Nardi.
L’attore protagonista Andrea Pergolesi è stato affiancato dalla cantante solista Ilaria Milanese, che ha anche interpretato alcuni passaggi salienti del libro “Quando senza polenta si moriva di fame. Il diario di Caterina Arrigoni”, dedicato al profugato di Valdobbiadene durante la Grande Guerra. Milanese che ha poi emozionato il pubblico cantando “Imagine” di John Lennon insieme al chitarrista Marco Todoverto (nella foto sotto).
Lo spettacolo è stato impreziosito dalla partecipazione della Banda Cittadina “Sergio Dal Fabbro” di Valdobbiadene, del Coro Endimione di Valdobbiadene e del coro Voces Plavis di Bigolino, che hanno eseguito alcuni brani mentre sul maxischermo di piazza Marconi scorrevano foto storiche, immagini legate al mondo degli alpini e alle ultime emergenze nelle quali le Penne Nere di Valdobbiadene hanno dato il loro prezioso contributo.
Dalla riapertura dell’ex ospedale Guicciardini in piena pandemia alla Tempesta Vaia, passando per gli interventi dopo i danni del maltempo o di molte altre calamità: gli Alpini hanno sempre risposto “Presente” e rappresentano un solido punto di riferimento per le varie comunità.
Toccanti le immagini che raffiguravano Valdobbiadene prima, durante e dopo la Grande Guerra, dove erano ben visibili le cicatrici dell’atroce conflitto mondiale che ha strappato tante vite umane in luoghi che ora sono delle “tombe a cielo aperto” dove ancora oggi si onorano i nostri martiri: dal Piave al Monte Grappa passando per il Montello senza dimenticare le trincee, alcune ancora intatte (come quelle di Vidor e della Montagnola), che raccontano la quotidianità di chi ha vissuto quelle tragiche vicende.
Nello spettacolo sono stati descritti la storia della Sezione e i personaggi che hanno fatto crescere la comunità di Valdobbiadene elevandola anche dal punto di vista artistico, sociale e culturale.
I giochi di luce hanno impressionato i presenti, rimasti letteralmente senza parole davanti alla proiezione della bandiera italiana sulla facciata del municipio.
Alla fine tutti i protagonisti dello spettacolo, i cori, la banda e gli Alpini sono saliti sul palco per l’ultima esibizione, la famosissima “Trentatré”; poi la festa è proseguita per tutta la notte con canti, momenti conviviali e tanta soddisfazione per quello che è stato fatto.
C’è grande attesa per la sfilata di domenica 3 luglio, che chiuderà gli eventi per il Centenario della Sezione Ana di Valdobbiadene, evento nel quale è stata annunciata la partecipazione del presidente nazionale Sebastiano Favero e la presenza del labaro dell’Associazione Nazionale Alpini.
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