“Non passa lo straniero. Grazie Salvini”: questo il contenuto di un manifesto esposto sul terrazzo di un’abitazione che si trova alla fine del ponte di Vidor, proprio dietro le insegne con le scritte “Valdobbiadene città del vino”, che ha infiammato gli animi di chi non vuole che passi il messaggio che la patria del Prosecco Superiore sia un luogo ostile all’integrazione.
Il manifesto in questione, con la frase scritta con inchiostro nero su sfondo rosa, è apparso proprio ieri, venerdì 31 maggio 2019, durante il passaggio dei ciclisti per la tappa numero 19 del “Giro d’Italia”: Treviso-San Martino di Castrozza.
La domanda che si sono posti in molti è: “Le televisioni internazionali hanno dato risalto alla cosa? Abbiamo fornito questa immagine del nostro paese? Un’immagine di una terra incapace di accogliere e di integrare lo straniero?”
A questa domanda ha cercato di rispondere ieri, utilizzando il suo profilo social pubblico, Anna Spinnato, neo consigliere comunale di minoranza di Valdobbiadene. “Dispiace aver saputo che qualcuno – si legge dal profilo Facebook del consigliere di minoranza Spinnato – proprio all’inizio del paese, abbia pensato di scrivere, ringraziando il vicepresidente del consiglio, che lo straniero non sarebbe passato. Valdobbiadene invece è una città che sa e saprà accogliere”.
“Non solo il turista italiano o straniero – prosegue Anna Spinnato nel suo post -, ma anche chi da straniero ci vive e ci lavora trova in Valdobbiadene una comunità capace di accogliere e di integrare”.
Già nella serata di ieri, in realtà, il consigliere Spinnato aveva scritto un messaggio al primo cittadino di Valdobbiadene, Luciano Fregonese, spiegando il fatto e specificando che la vicenda era stata segnalata anche ai carabinieri da alcuni cittadini. “Stamattina – ha dichiarato Anna Spinnato – mi sono recata a Montebelluna e ho attraversato il ponte di Vidor. Purtroppo ho notato che il cartello non era stato rimosso e, anche al mio ritorno verso le ore 12, il manifesto era ancora lì. Ritengo sia un brutto biglietto da visita per la nostra Valdobbiadene e non capisco perché non sia stato tolto. Capisco che l’entusiasmo per i recenti risultati politici possa fa perdere la testa”.
La domanda che continuano a farsi in molti è: “Valdobbiadene è una città che sa integrare?”. Forse, ancora una volta, la risposta migliore arriva dalle giovani generazioni. Proprio lo scorso sabato 18 maggio, infatti, gli studenti dell’Isiss “Giuseppe Verdi” di Valdobbiadene hanno organizzato una serata interculturale che ha dimostrato che a Valdobbiadene si può trasformare la diversità in un’opportunità.
Proprio in questi giorni, e questa è un’ulteriore conferma, l’arrivo del sole ha spinto molti turisti, soprattutto stranieri, a scegliere Valdobbiadene come meta per gite o vacanze di una o più giornate. Il mondo delle imprese valdobbiadenesi lo sa da tempo: una delle forze di questo territorio è la difesa della propria identità senza perdere l’apertura al mondo.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: per gentile concessione di Anna Spinnato).
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