Gli studenti della classe 2H dell’indirizzo artistico del Liceo Statale “Angela Veronese” di Montebelluna, guidati dal professor Luca Bonanno, hanno portato a termine la riproduzione della fontana Endimione di piazza “Guglielmo Marconi” a Valdobbiadene, risalente alla prima metà del XIX secolo.
“Questa attività rientra in un progetto curricolare sulle fontane e i lavatoi storici di Valdobbiadene coordinato dal professor Maurizio Ruggiero – spiegano dalla scuola – e volto a valorizzare la funzione storica, sociale ed estetica di questi manufatti. A completare il tutto, il lavoro svolto con la professoressa di discipline pittoriche Elisa Rossi, che ha fatto lavorare i ragazzi sul disegno”.
“Ho avuto il piacere di seguire e coordinare il progetto curricolare di educazione civica sul valore estetico, civile e sociale delle fontane storiche – commenta il professor Ruggiero – I ragazzi della classe 2H del liceo artistico, insieme al professore di discipline plastiche Bonanno, hanno realizzato il modello tridimensionale della nostra fontana di piazza Marconi. Con la professoressa di decorazioni pittoriche Rossi, infine, hanno realizzato i disegni di tutte le fontane e i lavatoi di Valdobbiadene”.
“Un ringraziamento speciale va all’architetto Giovanna Carla Maddalosso – conclude il docente originario di Minori ma residente da anni a Valdobbiadene -, responsabile dei lavori pubblici del Comune di Valdobbiadene, per il grande impegno dimostrato per questa iniziativa. Da tempo la nostra dirigente scolastica ha saputo cogliere con piacere tutte le opportunità di collaborazione con il Comune di Valdobbiadene per avvicinare i ragazzi al territorio, alle sue bellezze e alla sua storia”.
La fontana è un vero e proprio simbolo della comunità di Valdobbiadene che affonda le proprie radici tra mito e leggenda collegandosi alla storia di Endimione, giovane cacciatore relegato da Giove sul monte che da lui prese il nome (in dialetto “Domion” sulle pendici del Monte Cesen).
Qui, mentre dormiva, fu avvicinato e sedotto da Diana, dea della caccia ed emblema del locale stemma comunale.
La fontana Endimione, riconsegnata un anno fa ai valdobbiadenesi dopo i lavori di restauro, è stata riconosciuta “bene monumentale” dalla Soprintendenza a seguito di una richiesta, fatta nel 2017, dell’amministrazione comunale.
“Uno degli obiettivi della nostra amministrazione – spiega il sindaco Luciano Fregonese – è quello di valorizzare e recuperare il patrimonio comunale collegato all’acqua, sistemando le fontane, i lavatoi e i corsi d’acqua del nostro paese, e l’iniziativa in questione rientra in un progetto più ampio che coinvolge anche le scuole. Siamo partiti dal restauro della fontana Endimione e delle fontanelle dei due leoni in piazza Marconi e proseguiremo con altri recuperi. Da pochi giorni i valdobbiadenesi possono ammirare il nuovo volto del lavatoio di via Molini, realizzato grazie ad un accordo pubblico-privato che prevedeva, al posto degli oneri di urbanizzazione, il restauro del manufatto”.
“Presto in quel lavatoio attiveremo l’acqua – conclude -, che è quella della sorgente. Stiamo redigendo il progetto esecutivo per la messa in luce di un tratto di roggia Cordana all’interno del parco della Villa dei Cedri e abbiamo sistemato anche la fontana di piazza Ugo Angelo Canello a Guia. Per la fontana che, prima dei lavori di riqualificazione, si trovava al centro di piazza Marconi, speriamo di poter beneficiare delle risorse che potrebbero arrivare da un bando di rigenerazione urbana, al quale abbiamo partecipato insieme al Comune di Pederobba”.
Il progetto del Comune di Valdobbiadene è quello di posizionare la fontana nell’area che si trova di fronte all’ex ospedale Guicciardini.
Il geometra Giuseppe Rebuli ha svolto un ruolo importante in questo progetto grazie al censimento di tutti i lavatoi e le fontane di Valdobbiadene: la grande quantità di materiale raccolto ha portato alla necessità di chiedere un approfondimento al mondo della scuola.
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