Quattro classi della “San Venanzio” a Palazzo Piva e cinque alle medie fino a fine gennaio. Integrazione di 12 mila euro di spese legali per due ricorsi

Gli alunni della scuola primaria “San Venanzio” di Valdobbiadene inizieranno l’anno scolastico nell’ala ovest al piano terra di Palazzo Celestino Piva (4 classi) e negli spazi disponibili della scuola secondaria di primo grado “Efrem Reatto” (5 classi).

La notizia era già stata annunciata a luglio (qui l’articolo) ma il sindaco Luciano Fregonese ha approfittato del consiglio comunale di ieri, martedì 9 agosto, per fornire ulteriori dettagli.

Questa situazione andrà avanti fino a fine gennaio, quando è previsto il completamento dei lavori di adeguamento sismico ed efficientamento energetico della scuola.

Il consiglio comunale di ieri aveva come principale punto all’ordine del giorno la variazione di bilancio numero 6 – esercizio finanziario 2022-2024 e la modifica al programma biennale delle forniture di beni e servizi.

Rispetto alle entrate, il sindaco ha comunicato che il Comune di Valdobbiadene ha ottenuto un contributo statale per i centri estivi di 9.739,22 euro, un contributo regionale di 10 mila euro per il Festival Nazionale dell’Innovazione Scolastica (a questo corrisponde un’uscita di 15 mila euro e quindi il Comune darà un contributo di 5 mila euro per questa manifestazione), 15 mila euro di maggiori rimborsi da utenti delle case di riposo e altri 15 mila euro di maggiori entrate da Iva servizi commerciali.

Rispetto alle uscite, invece, il Comune avrà 8.900 euro di spese per il noleggio dei bagni della scuola primaria “Fiume Piave” di Bigolino, interessata da lavori di adeguamento sismico e di efficientamento energetico come la primaria di Valdobbiadene.

Per garantire la continuità scolastica nella scuola primaria della frazione, infatti, saranno realizzate due nuove aule nell’attuale mensa e saranno noleggiati dei servizi igienici per compensare la chiusura del blocco di quelli posti in prossimità delle scale al piano terra e primo (la fine dei lavori è prevista per il 30 aprile 2023).

“Per le scuole elementari di Bigolino il grosso dei lavori strutturali si riuscirà a fare durante questo periodo estivo – ha spiegato Fregonese – Con la ripresa il 12 settembre delle lezioni, ci sarà il rientro dei ragazzi a scuola perché, dal 12 settembre fino al 30 aprile, i lavori saranno soprattutto esterni e non interferiranno con l’attività scolastica. I lavori ritenuti rumorosi saranno effettuati nei pomeriggi mentre non c’è attività scolastica”.

In consiglio comunale si è parlato di un’altra uscita di 19.500 euro per coprire, per il periodo che va dal 16 settembre al 30 novembre, le spese legate all’inserimento urgente di un nucleo familiare (composto da una mamma con figli) in una struttura protetta, e di altri 12 mila euro di spese legali per integrare il fondo comunale (in entrambi i casi vengono integrati due fondi già iscritti al bilancio di previsione).

Si tratta di ricorsi posti in essere da due aziende: il primo è un ricorso al Tar rispetto al Piano di riordino delle antenne di radiodiffusione della montagna e l’altro è un ricorso al Tribunale di Treviso della ditta che aveva vinto l’appalto per i lavori di demolizione e ricostruzione della palestra delle scuole medie, contro la quale il Comune di Valdobbiadene aveva deciso di interrompere unilateralmente il contratto visto che non era stato rispettato il cronoprogramma.

“La ditta aveva richiesto l’anticipazione sulle somme appaltate – ha spiegato il sindaco -, aspetto previsto per legge. Erano stati anticipati circa 250 mila euro. Con l’interruzione unilaterale del contratto il Comune deve per legge riconoscere all’impresa il 10% dei lavori mancanti, 62 mila euro in questo caso. Non erano stati pagati questi 62 mila euro perché l’impresa, a sua volta, doveva restituire circa 153 mila euro dell’anticipazione”.

“Il Comune aveva sollecitato l’impresa e la compagnia assicuratrice a versare i 153 mila euro indebitamente trattenuti – conclude – L’impresa aveva fatto ricorso al tribunale per questa restituzione ma lo stesso lo ha respinto. Adesso l’impresa ha fatto un ulteriore ricorso ex articolo 669 terdecies del Codice di procedura civile con il quale impugna l’ordinanza del tribunale. Anche in questo caso non possiamo far altro che resistere in giudizio”.

Il consigliere comunale Simone Adami, capogruppo della Civica Endimione, è intervenuto chiedendo se fosse possibile costituire un fondo comunale per mettersi al riparo da queste situazioni o attivare un’alleanza intercomunale visto che non mancano i casi simili in Italia.

Il sindaco ha risposto che farà le opportune verifiche, anche con un confronto con Anci, per capire se è possibile avere almeno un fondo comune per le opere inserite nei finanziamenti che arrivano dal Pnrr.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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