La lunga attesa è finita: entro la fine dell’anno l’oratorio dedicato a San Giovanni Battista (nelle foto) riaprirà al pubblico. Una perla risalente al 1765, che si trova al confine tra San Vito di Valdobbiadene e Segusino, lungo la strada provinciale 36.
Ad annunciare la bella notizia è stato don Romeo Penon, titolare del vicariato di Quero-Valdobbiadene: “Posso confermare che dopo le vacanze estive, probabilmente a settembre, inizieranno i lavori di rifacimento del muro meridionale dell’oratorio. I permessi sono arrivati, a fine agosto incontrerò i membri del consiglio pastorale che si occupano della gestione economica parrocchiale, poi avvieremo i lavori”.
L’intervento, atteso da tre anni, consentirà di rimediare ai danni arrecati nel settembre 2015 dalle abbondanti piogge che fecero crollare buona parte del muro di cinta. Dai primi sopralluoghi furono individuate due cause, che saranno risolte con i prossimi lavori: l’assenza di fori di drenaggio nel muro e l’inadeguato scolo dell’acqua proveniente dalla Sp 36. Insieme avevano determinato un consistente accumulo d’acqua nel prato antistante l’oratorio e, quindi, il cedimento del muro.
All’epoca il costo dei lavori fu stimato in diverse decine di migliaia di euro e furono effettuati gli interventi più urgenti. Il gruppo alpini di San Vito e la Protezione civile locale provvidero alla copertura della frana con un telo ed alla pulizia dei fossi circostanti, la Provincia di Treviso realizzò un nuovo cordolo per lo scolo dell’acqua dalla strada, evitando che le piogge future potessero danneggiare ulteriormente l’area.
La lunga attesa è stata determinata dall’elevato numero di enti coinvolti. L’oratorio di San Giovanni Battista, infatti, è di proprietà della diocesi di Padova ma fa parte della parrocchia di San Vito, alla quale competono i lavori strutturali e le manutenzioni straordinarie.
Il gruppo alpini di San Vito, su incarico della parrocchia, ne gestisce la manutenzione ordinaria (come lo sfalcio dell’erba), mentre il Consorzio di bonifica Piave e la Provincia di Treviso sono competenti sui fossati e sulla strada interessati.
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(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
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