Santo Stefano, inaugurato il capitello di San Valentino nel cuore del Cartizze. Fregonese: “Abbiamo bisogno di punti di riferimento”

Nuova inaugurazione di un restauro artistico ieri sera, mercoledì 30 giugno, grazie all’eclettica Pro Loco di Santo Stefano, alla famiglia Davì e all’artista locale Aldo Rebuli. Dopo l’importante “risveglio” della piazza del Follo (vedi articolo) e di alcuni manufatti religiosi disseminati nella frazione di Valdobbiadene, ieri la presidente Veronica Ruggeri e Miro Graziotin hanno presentato il restauro del settecentesco capitello dedicato a San Valentino accanto al ristorante enoteca Salìs, nel cuore del Cartizze.

Il restauro è stato donato dalla famiglia di Giuseppe e Pier Giorgio Davì al fine di proseguire l’importante cammino che la Pro Loco e la Luss (Libera università di Santo Stefano) hanno intrapreso in quando, dicono, “la cura e la valorizzazione di questi capitelli accrescono il nostro patrimonio artistico e ci educano al bello, che significa aprire gli occhi verso qualcosa di altro da noi che ci arricchisce, riempie, completa, che ci fa crescere oltre i nostri confini”.

“In questo momento difficile – ha affermato don Romeo commentando la pala dedicata al santo degli innamorati – dobbiamo imparare ad apprezzare di nuovo il bello e gli affetti, dobbiamo ritrovare la bellezza dell’amore perché chi ama fa paura, in quanto non può essere inquadrato. Amare è l’unica forza che può salvarci da ogni difficoltà e che ci aiuta a crescere”.

“Recuperare capitelli, edicole, opere d’arte del nostro paese – ha affermato Miro Graziotinsignifica onorare il sacro che fa parte di noi da sempre avendone cura. Sono la nostra storia, la nostra identità comunitaria, onorarli è dunque il miglior modo per volerci bene ogni tanto come comunità unita, al di là delle nostre opinioni politiche o religiose o degli screzi legati al nostro prodotto principe”.

L’incontro è stato concluso dall’intervento del sindaco Luciano Fregonese: “È da tempo che state facendo silenziosamente questo lavoro di restauro di opere d’arte, grazie davvero. Oggi più che mai questo lavoro silenzioso sta diventando concreto ed evidente. Questi capitelli erano, sono e rimangono dei punti di riferimento, sono ciò di cui abbiamo tanto bisogno perché i mesi e gli anni che abbiamo davanti sono difficili. Questi capitelli e questi incontri comunitari ci fanno dunque capire ciò che è davvero importante nella vita“.

San Valentino è il santo dei “malcaduti” e degli innamorati. Quale miglior viatico per rialzarsi e ripartire con uno spirito nuovo?

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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