“Ti vorremo sempre bene, big boss”: commozione in duomo per l’ultimo saluto ad Anna Maria Dal Pos, l’amata ristoratrice della Stella Alpina di Pianezze

Il duomo di Valdobbiadene era gremito questo pomeriggio per l’ultimo saluto ad Anna Maria Dal Pos, 58enne titolare del ristorante pizzeria Stella Alpina di Pianezze, mancata improvvisamente all’affetto dei suoi cari due giorni fa.

Una notizia che ha sconvolto tutte le persone che conoscevano Anna Maria, donna ironica e dalla battuta sempre pronta che è entrata nel cuore di tanti valdobbiadenesi e di tutte le persone che aveva conosciuto nella sua esperienza di ristoratrice ma anche nel periodo in cui ha gestito due negozi di frutta e verdura a Segusino e a Cavaso del Tomba.

A piangere Anna Maria non è stata solo la comunità di Valdobbiadene, perché anche Segusino ha sempre avuto un legame importante con lei come testimonia questo messaggio dell’ex parroco don Fabrizio Bagnara: “Un altro ‘sorriso’, di quelli che fanno bene a molti, si spegne. Donna generosa, instancabile, simpaticamente ironica e dedita al bene, le siamo grati anche per il suo servizio nella parrocchia e nella chiesa di Segusino. Memorabili le composizioni floreali ‘costruite’ con amore insieme ad Anna. Aiutaci a far sorridere i cuori spezzati dal dolore, Annamaria. Ci piace pensarti intimamente ancora unita a quanti hai amato e da quanti ti sei fatta amare. Buona immersione nel cuore di Dio, amica cara”.

La cerimonia funebre è stata celebrata da don Bruno Faggion, rettore del Tempio Internazionale del Donatore di sangue e della chiesa dell’ospedale di Valdobbiadene, insieme ai parroci di Valdobbiadene, don Romeo Penon e don Paolo Pizzolotto, e al parroco di Segusino don Gabriele Benvegnù.

“Uno scrittore tedesco diceva: ‘Di ciò di cui non si fa esperienza non ne possiamo parlare’ – ha affermato don Bruno durante l’omelia – Oggi della tua morte, Anna Maria, noi facciamo un’esperienza ma l’esperienza della morte l’hai fatta tu. Dovresti essere tu a parlarcene ma questo non è possibile e allora io vorrei fare un passo in più. Nel tempo della tua vita tu hai dato modo a tutti noi, in modo particolare alla tua famiglia, di sperimentare l’amore che hai vissuto come persona, insieme ai tuoi cari. Un amore soltanto personale che poi è diventato anche un amore per il tuo lavoro”.

“Di questo noi possiamo parlare – continua -: di averti incontrato, di essere stati tuoi amici, di aver parlato con te, di aver usufruito delle tue parole e del tuo sorriso, forse qualche volta anche di una parola di conforto. Di questo noi oggi vogliamo fare tesoro. È allora questo il pensiero che ci deve condurre in questa preghiera con la quale presentiamo Anna Maria al Signore. Il ricordo di questo pezzo di vita che noi abbiamo vissuto. Ci affidiamo proprio al Signore e tu sarai là, davanti a lui, e parlerai dei tuoi familiari e anche di chi hai conosciuto, servito e rifocillato”.

“Noi siamo sicuri che il tuo spirito – conclude -, con questo amore che abbiamo incontrato nella vita tua, è ancora vicino a noi. Concludo con un ricordo che mi porto sempre dietro e che in questi giorni è affiorato in maniera forte. Ai primi di dicembre mi ha fatto una domanda che mi ha un po’ spiazzato: ‘Posso preparare il Tempio per la festa di Natale?’. Ho detto di sì e sapete come l’ha preparato? Ha messo dei vasi d’edera con le lucette dentro. Questo è il pensiero più consolante che io mi lascio dentro da giorni e che vorrei proporre a voi: l’edera è il segno della vita che si arrampica, che vuole vivere. La luce è il segno dov’è entrata questa vita. Tu che amavi la vita, e che ora sei nella luce, ricordati di chi hai amato”.

Impossibile trattenere le lacrime durante la lettura della lettera scritta dalle “sue ragazze” del ristorante Stella Alpina.

“One paura de che? Ghe la fon, ghe l’avon sempre fatta”: questa frase è risuonata nel duomo di Valdobbiadene, che non ha potuto accogliere tutte le persone giunte per salutare per l’ultima volta Anna Maria, e per un attimo in molti hanno pensato a lei con un sorriso.

“Qualche settimana fa ci hai ringraziate tutte per il supporto che abbiamo dato in questi mesi senza nemmeno accorgerti che senza di te non ce l’avremmo mai fatta – ha affermato una donna dello staff della Stella Alpina – Tu ci hai insegnato che l’ironia è la più alta forma di intelligenza perché ti insegna a riderci sopra anziché piangerti addosso. Tu che ormai eri un tutt’uno con la griglia, che accoppiata formidabile, tu che eri il cuore, la mente e l’anima della Stella Alpina, tu che ci hai permesso di conoscere tutte le tue sfaccettature: dalla donna forte e tenace alla mamma premurosa, all’infaticabile lavoratrice alla ragazzina dall’animo festaiolo”.

“Vogliamo dirti solo grazie per aver trasformato il locale in una seconda casa per tutte noi – conclude – e per averci sopportato anche nei momenti di pianti e di risate isteriche. E grazie di essere sempre stata molto più di un semplice capo. Speriamo che tu ora possa goderti davvero il mare della Puglia, da dove probabilmente ci guarderai bruciare una grigliata o una braciola con il manego e penserai: ‘ecco, ve l’ho fatta ancora e adess ciaveve’. Ti vorremo sempre bene big boss, firmato le tue ragazze”.

Il pensiero di tutti ora va ai figli Ilaria, Matteo e Rachele, alla mamma Tarcisia, al fratello Angelo, ai nipoti e a tutti i parenti e agli amici che hanno amato e continueranno ad amare Anna Maria per sempre.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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