Torna la Camignada poi siè refuge della ripartenza. Primo posto per il valdobbiadenese Marco Tramet, secondo il vidorese Tommaso Tessaro

È ritornata ieri, dopo un anno di stop dovuto all’emergenza sanitaria legata al Covid-19, la Camignada poi siè refuge, storico evento della corsa in montagna, proposto dalla sezione del Cai di Auronzo, con partenza da Misurina e arrivo ad Auronzo (Belluno).

Si sono presentati in 400 (su 500 iscritti) al via da Misurina per l’edizione numero 48 dell’evento dolomitico, evento che ha visto il ritorno al passaggio per tutti i sei rifugi che danno il nome alla manifestazione: dopo la sistemazione e la conseguente apertura della Val Giralba durante l’estate del 2019, i concorrenti della Camignada sono transitati, nell’ordine, a rifugio Auronzo, Lavaredo, Locatelli, Pian di Cengia, Comici e Carducci.

Confermata la variante, introdotta nel 2019 e accolta con consenso unanime, del primo tratto di percorso che prevede, subito dopo la partenza da Misurina, la Val di Rinbianco, la Val de l’Arghena e Forcella Col di Mezzo prima del passaggio al rifugio Auronzo.

Il meteo è stato inclemente per tutta la notte precedente la competizione, dando tregua al momento della partenza e per le prime due ore di gara: poi tanta è stata la pioggia che, in quota, a tratti si è alternata pure alla grandine e questo ha provocato qualche ritiro tra i concorrenti. 

Pronti via e subito è il valdobbiadenese Marco Tramet a dettare il ritmo: nessuno gli resiste e il portacolori di Scarpe Bianche transita in testa a tutti i rilevamenti ai rifugi, controllando poi in discesa e lungo gli ultimi chilometri in ciclabile. Al termine dei 33 chilometri (1600 i metri di dislivello positivo), Tramet ha fermato le lancette del cronometro sul tempo di 3h10’49”.

Piazza d’onore per il vidorese Tommaso Tessaro e portacolori di Scarpe Bianche, staccato di 1’44”. Terzo posto per Samuele Majoni, ampezzano dell’Atletica Cortina, al traguardo con un ritardo di 5’21”. A completare la top five altri due atleti trevigiani: il valdobbiadenese Ivan Geronazzo e Daniele Roccon. Sesto il primo atleta auronzano, Lorenzo Pais Bianco, al quale è andato un premio speciale dell’organizzazione.

Tra le donne, dominio incontrastato di Martina Da Rin Zanco: la ragazza di Laggio di Cadore, portacolori dell’Atletica Dolomiti Belluno, all’esordio nella manifestazione, non ha avuto rivali. 3h35’02” il suo tempo, che le è valso l’ottava posizione assoluta.

Ben 18 i minuti di ritardo della piazzata, la trevigiana Elena Gallina. A oltre mezz’ora la terza, Erika Cecchel.

“La Camignada è stata la mia prima vera gara di corsa in montagna, nel 2015 – spiega Marco Tramet che nel 2018 arrivò quarto – Finalmente, quest’anno è tornata al percorso originale, non vedevo l’ora di correrla. Sapevo di stare bene, avevo buone aspettative. Sapevo anche che avrei dovuto attaccare in salita perché in discesa non sono proprio un drago: così è stato, ho forzato subito e poi ho controllato”.

“Fin da piccola venivo a veder correre mio papà alla Camignada ma mai prima d’ora avevo avuto l’occasione di correrla anche io – afferma Martina Da Rin Zanco – Ci tenevo a gareggiare in una gara così dura e vicino casa: ho vinto all’esordio ed è stato bellissimo”.

Classifica maschile: 1. Marco Tramet (Scarpe Bianche) 3h10’49”; 2. Tommaso Tessaro (Scarpe Bianche) 3h12’33”; 3. Samuele Majoni (Atletica Cortina) 3h16’10”; 4. Ivan Geronazzo (Hoka One One) 3h19’44”; 5. Daniel Roccon (Vittorio Atletica) 3h26’23”; 6. Lorenzo Pais Bianco 3h26’51”; 7. Marco Visintini 3h33’01”; 8. Andrea Zanatta (Playlife Ponzano) 3h37’23”; 9. Simone Barzon 3h38’11”; 10. Federico Vecellio Patis 3h38’35. 

Classifica femminile: 1. Martina Da Rin Zanco (Atletica Dolomiti) 3h35’02”; 2. Elena Gallina (Playlife Ponzano) 3h53’29”; 3. Erika Cecchel 4h07’29”; 4. Federica Schio (Atletica Lupatotina) 4h20’41”; 5. Giulia Bertoletti (Traversetolo running team) 4h22’12”. 

(Foto: 4Performance 2.0 – Camignada poi siè refuge).
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