“Invito ufficialmente il presidente Donald Trump e concretamente tutti gli americani a venire a Valdobbiadene per conoscere dal vivo quello che ci ha resi conosciuti e apprezzati in tutto il mondo (e forse anche invidiati e temuto da alcuni)”.
Una provocazione, senz’altro. Ma che testimonia la “febbre” da dazi che si sta vivendo in queste ore anche sul nostro territorio, in attesa dell’annuncio che il presidente americano farà questa sera, alle 22 italiane.
A lanciarla è proprio il sindaco di Valdobbiadene, Luciano Fregonese, territorio che, come tanti altri, sta “trattenendo il fiato” soprattutto per la sua eccellenza “regina”: il Valdobbiadene Conegliano Docg.
“Sono sicuro che se Trump venisse a Valdobbiadene a vedere con quanta passione e fatica si lavora sulle rive, vedrebbe anche la storia, la tradizione, l’ospitalità che contraddistingue le persone che vivono e lavorano a Valdobbiadene – prosegue Fregonese -. Così capirebbe che all’interno di ogni bottiglia di Valdobbiadene Conegliano Docg trova tutte queste eccellenze del nostro territorio e delle persone che lo vivono”.
Da qui l’invito simbolico a The Donald, che fa seguito alle parole di ieri del presidente della Regione Veneto Luca Zaia.
“Siamo alla vigilia di un giorno cruciale per l’economia mondiale – aveva commentato Zaia -. Se saranno confermati i dazi universali al 20% per tutti gli scambi commerciali con gli USA, il 2 aprile rischia di non essere il ‘giorno della liberazione’ annunciato da Trump, ma il giorno di un nuovo cigno nero, dopo la pandemia e le guerre in Ucraina e Israele. Sarà un giorno che resterà nella storia economica e geopolitica del mondo”.
“Una bottiglia veneta su 5 vendute all’estero è acquistata da partner commerciali statunitensi – ha concluso Zaia -. In un contesto del genere, si comprende facilmente quale effetto disastroso possano avere dei dazi del 20% sul fatturato delle aziende venete e italiane, perché l’export verso gli USA vale al nostro Paese quasi 65 miliardi di euro”.
AGGIORNAMENTO ORE 22.30: Il tanto atteso annuncio è arrivato. Donald Trump ha parlato da Washington, proclamando la sua “dichiarazione d’indipendenza economica”, il “giorno della liberazione”. La firma dell’ordine esecutivo, già definito storico, prevede dazi del 20% sull’import dall’Unione Europea e del 25% sulle auto prodotte all’estero. Dazi che, ha sottolineato Trump, saranno reciproci e partiranno subito, dalla mezzanotte.
(Autore: Alessandro Lanza)
(Video: Simone Masetto)
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